Esattamente 42 anni fa, il 13 dicembre del 1970, l’Avellino disputò la sua prima partita all’attuale Stadio Partenio-Lombardi, in quell’occasione ufficialmente inaugurato sebbene non ancora ultimato. In quell’epoca i biancoverdi, allenati dall’avellinese Enzo Pulcinella, militavano in serie C e quel giorno si ritrovarono ad affrontare il Brindisi, diretta concorrente alla salvezza, riuscendo però a racimolare solo un pareggio a ‘’reti ad occhiali’’. Ma nemmeno nelle partite dei quattro mesi successivi l’Avellino colse la prima vittoria nel nuovo impianto di contrada Zoccolari che divenne un tabù infranto solamente nell’aprile 1971, quando i lupi sconfissero di misura il Lecce. Negli anni, però, grazie anche ai maggiori investimenti da parte della dirigenza e all’allestimento di squadre più attrezzate e competitive, per i biancoverdi vincere nel nuovo stadio non fu più un’impresa e ben presto l’imbattibilità tra le mura amiche divenne una consuetudine che negli anni della massima serie andò progressivamente a consolidarsi e ad essere ribattezzata ‘’legge del Partenio’’. Una legge che durante questo scorcio di campionato, gli uomini di mister Rastelli stanno facendo valere, dal momento che, sebbene il rendimento in termini di punti non proprio soddisfacente, non hanno mai perso, raccogliendo nelle sette gare finora disputate 3 vittorie e 4 pareggi.  Domenica a Contrada Zoccolari arriva il Catanzaro e la vittoria sarebbe gradita non soltanto per confidare di conquistare la vetta o per salutare festosamente l’ultima gara del 2012 tra le mura amiche ma anche per festeggiare degnamente la ricorrenza dell’inaugurazione dell’impianto, sul cui rettangolo di gioco, in questi 42 anni, specie nel decennio 1978-1988, si sono avvicendate le più grandi leggende del calcio mondiale, su tutti Maradona e Platini.

Sezione: News / Data: Gio 13 dicembre 2012 alle 14:10
Autore: Angelo De Rogatis
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