Il campionato dell'Avellino ha subito una svolta importante nelle ultime giornate. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, la vera svolta c'è stata dopo la partita di Nocera, gara alla quale risale l'ultimo ko dei lupi. Dopo il match del San Francesco, infatti, gli irpini hanno raccolto ben 10 punti in 4 partite e, in seguito al successo di ieri contro il Catanzaro, la squadra di Rastelli ha ritrovato il primato in classifica. 

L'Avellino era chiamato a dare continuità alla bella e concreta prova di Andria e la squadra non ha fallito. Dopo un inizio di gara favorevole agli ospiti, gli irpini hanno preso in mano le retini del gioco e hanno iniziato a creare una grande quantità di occasioni, inizialmente poco sfruttata dagli attaccanti biancoverdi. Il Catanzaro, soprattutto nella prima parte di gara, si è dimostrato un avversario ostico ma poco incisivo negli ultimi trenta metri. Le uniche azioni degne di nota dei giallorossi sono, infatti, nate da ripartenza conclusesi, comunque, con tiri dalla distanza che non hanno mai impensierito seriamente Fumagalli. La retoguardia irpina ha confermato, per l'ennesima volta, di essere la migliore di questo girone. Si pensava che l'assenza di Fabbro sarebbe pesata molto. In realtà, Izzo nelle ultime due partite si è comportato abbastanza bene anche se, non ce ne vogliano sia quest'ultimo che l'ex Juve Stabia, il vero leader della difesa irpina rimane Antonio Giosa. Era, comunque, da aspettarselo. Il suo curriculum parla chiaro e il fatto che la Reggina abbia concesso il giocatore ai lupi solo in prestito lascia pensare che la società del presidente Foti creda ancora molto nelle potenzialità del difensore lucano. Molti, però, sono stati anche i progressi di Davide Zappacosta. Il giovane scuola Atalanta sta trovando molta continuità nelle prestazioni, soprattutto in fase offensiva. Prova sempre a spingere sull'out di destra e dimostra di avere anche una buona qualità nei cross. Deve migliorare ancora molto, soprattutto in fase difensiva, ma il tempo e le potenzialità non mancano.

Da sottolineare anche la buona prova del centrocampo avellinese. Il trio D'Angelo-Massimo-Angiulli è, ormai, diventato una certezza. Uno dei punti deboli dell'Avellino, nella prima parte del girone di andata, era stata proprio la zona nevralgica del campo che, con due soli uomini, soffriva troppo l'agonismo e la superiorità numerica delle altre squadre in questa zona. Con lo schieramento di questo trio, i lupi hanno trovato l'assetto giusto. Non dimentichiamo che le qualità di una buona difesa emergono anche grazie al filtro che è in grado di garantire la linea mediana. D'Angelo, Massimo e Angiulli hanno grandi capacità in fase di contenimento e di interdizione. Discrete ma non eccellenti le qualità di palleggio dei tre. Ma non si può pretendere tutto. Certo, qualche gol dei centrocampisti ogni tanto non guasterebbe ma quando si può contare in attacco su giocatori del calibro di Biancolino e Castaldo prima o poi la palla è destinata a gonfiare il sacco. Prima di passare, appunto, ad analizzare il reparto avanzato dei lupi, l'unica nota dolente del match di ieri ha riguardato Francesco Millesi. Il capitano dell'Avellino è encomiabile per lo spirito di sacrificio che mette in campo ogni qualvolta viene schierato. E' altrettanto evidente, però, che Rastelli, fin dall'inizio della stagione, ha riscontrato nette difficoltà nel trovare la collocazione giusta in campo a questo giocatore. Sia da mezz'ala o da trequartista nel 4-3-1-2, sia da esterno nel 4-4-2 delle prime giornate, il calciatore siciliano non è quasi mai riuscito ad incidere nelle gare dei lupi. Il suo contributo in questa stagione può essere importante soprattutto in termini di esperienza ma la sua collocazione in campo in questo Avellino rimane di difficile identificazione.

Le note liete arrivano, però, anche dall'attacco e, in particolare, da Raffaele Biancolino. Se Castaldo è, ormai, una certezza e anche ieri lo ha dimostrato, i dubbi di tifosi e addetti ai lavori riguardavano soprattutto il "pitone". La doppietta di Andria era stata già importante in questo senso. Ieri è arrivata la conferma: Biancolino è ancora un giocatore in grado di fare la differenza in questa categoria. Certo, alcuni gol divorati dal bomber di Capodichino ieri forse qualche anno fa si sarebbero tramutati in gol ma, probabilmente, Biancolino ha avvertito anche un po' di pressione dovuta al fatto che tanta, tantissima era la sua voglia di trovare la rete anche nel suo stadio. Dopo i diversi errori sotto rete, il pubblico lo ha applaudito e anche Rastelli ha continuato a dargli fiducia. Il "pitone" non ha tradito, mettendo in rete, forse, la più difficile delle occasioni che ieri gli sono capitate. L'intesa con Castaldo, per giunta, prosegue alla grande. Anche l’ex Nocerina ha ammesso di trovarsi bene in coppia con Biancolino. Le caratteristiche dei due si sposano alla perfezione visto che è ormai appurato che l’ex Nocerina ama svariare su tutto il fronte d’attacco e giocare, quindi, più da seconda punta che da prima.

Un solo match manca al termine del girone di andata. L’Avellino tra soli quattro giorni sarà impegnato all’Arena Garibladi di Pisa contro una formazione candidata, come i lupi, al salto di categoria. Una sfida che si annuncia affascinante tra due compagini che non di rado si sono affrontate sia di recente che nel passato. Un vero e proprio scontro diretto quello che andrà in scena nella città della Torre, ovviamente Maya permettendo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 dicembre 2012 alle 12:19
Autore: Carmine Roca
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