Un grave lutto colpisce tutto l'Avellino: è morto a Mercogliano lo storico presidente irpino Antonio Sibilia. Malato da tempo, il prossimo 4 novembre avrebbe compiuto 94 anni e per quasi mezzo secolo è stato dirigente dell'Avellino. E' stato presidente della squadra dal 1970 al 1975, negli anni 1982 e 1983 ed infine dal 1994 al 1999 per poi lasciare definitivamente la proprietà della squadra. E' lui che ha scoperto una grande quantità di talenti tra cui Nando De Napoli, Beniamino Vignola, Stefano Tacconi, Luciano Favero e Juary, brasiliano che ballava la samba attorno alla bandierina del calcio d'angolo dopo ogni gol.

Il viaggio di Sibilia nell'Avellino comincia nel 1970 con la squadra in Serie C e dopo tre anni centra la promozione in B. Nel 1975 cede la presidenza ad Arcangelo Iapicca ma continua a ricorpire ruoli dirigenziali nel club. Nel 1978 inizia l'avventura irpina nella massima serie e Sibilia torna presidente dell società nel 1981 centrando tre salvezze consecutive per poi lasciare di nuovo il suo incarico nel 1983 a causa di problemi giudiziari. 

Nel 1994 torna di nuovo ad occuparsi dell'Avellino gestito da Bonatti e Calisto Tanzi con la squadra che naviga nelle parti basse della Serie C1. La tifoseria è in contestazione con la società che a fatica riesce ad iscriversi al campionato 94/95, ma poi entra in campo Sibilia organizzando un triangolare con le vecchie glorie irpine.Sibilia si candida presidente, la tifoseria è con lui e nel giugno 1994 torna proprietario del club affidando la presidenza al figlio Cosimo. L'Avellino ottiene subito la promozione in B, ma il club è pieno di debiti e l'anno successivo torna in C1 dove resterà per gli ultmi 5 anni della gestione Sibilia che lascia definitivamente il club nel 1999.

Sibilia diventò famoso per la sua gestione finanziaria e per come gestiva i suoi calciatori. Guai per i capelloni, per chi indossava orecchini o altri abbellimenti estetici. Non c'era spazio per loro nell'Avellino di Antonio Sibilia. Celebri alcune frasi e "uscite" colorite, che rendono il personaggio unico e inimitabile. Un presidenti d'altri tempi, quando bastava una stretta di mano per concludere un affare, come amava ripetere. Mancherà a tutta Avellino, a tutta l'Irpinia...

Sezione: Copertina / Data: Mer 29 ottobre 2014 alle 10:00
Autore: Stefano Bentivogli
vedi letture
Print