Nuova bufera sul calcio italiano, due ex calciatori biancoverdi indagati (Francesco Millesi e Armando Izzo), un altro, Luca Pini agli arresti domiciliari e Avellino coinvolto indirettamente e a sue spese in un’inchiesta che lega il calcio alla camorra.

Grazie a un’inchiesta condotta dal pm Maurizio De Marco e seguita dal pm della Direzione Nazionale Antimafia Maria Vittoria De Simone, sono venute a galla circa dieci partite sospette del campionato di Serie B 2013-2014 disputate in Campania, i cui risultati sarebbero stati influenzati ed alterati dal capoclan della Vinella Grassi, Umberto Accurso, arrestato lo scorso 11 maggio dopo tre anni di latitanza, e dalla sua organizzazione criminale. La stessa sarebbe riuscita ad attrarre al suo interno altri soggetti che a loro volta avrebbero messo a disposizione ingenti somme di denaro per riuscire a corrompere calciatori di una squadra di Serie B, l’Avellino. Tra le partite contestate, Modena-Avellino e Avellino-Reggina.

Il pool anticamorra di Napoli, coordinato dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, ha provveduto a eseguire dieci arresti. Armando Izzo è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Per lui non è stata chiesta la misura cautelare.

Per Modena-Avellino, secondo quanto riportato da La Repubblica, il boss Accurso avrebbe consegnato 30 mila euro a un intermediario, l’ex avellinese Luca Pini, che li avrebbe a sua volta consegnati a Francesco Millesi. La somma sarebbe stata utilizzata per corrompere altri calciatori e influenzare il risultato finale della gara. Indagati per frode sportiva in questa partita, Francesco Millesi e Maurizio Peccarisi.

Per Avellino-Reggina, entra nel capo di imputazione anche Armando Izzo. Il clan avrebbe scommesso 400 mila euro sulla gara, guadagnandone 110 mila. A Millesi, sempre secondo quanto riportato da La Repubblica, sarebbero stati consegnati attraverso Luca Pini, circa 50 mila euro destinati a corrompere alcuni calciatori della Reggina non ancora identificati. Per questa partita, Pini e Millesi sono indagati di concorso esterno in associazione camorristica: per loro la Procura ha disposto gli arresti domiciliari.

 

Sezione: Copertina / Data: Lun 23 maggio 2016 alle 10:34
Autore: Carmine Roca
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