Emergono nuovi ed importanti dettagli riguardanti lo scandalo calcioscommesse che ha colpito l'Avellino nelle ultime ore. Le dichiarazioni rilasciate dal boss Antonio Accurso ai magistrati aprono nuovi scenari e coinvolgono altre figure. Proprio durante la scorsa estate, la Dda ha interrogato Seculin, Pisacane e Rastelli. Ecco cosa ha raccontato nei dettagli il boss pentito Antonio Accurso ai magistrati a proposito della famosa gara Avellino-Modena.

”..Ci incontrammo nella zona riservata dove si gioca a carte. All’inizio eravamo io, IZZO ARMANDO e PISACANE FABIO. Poi si unirono a noi mio fratello UMBERTO ed ANGRISANO GAETANO. Dopo le presentazioni, PISACANE mi disse che ci voleva conoscere, intendendo noi CAPI DELLA VINELLA, e che stava là a Secondigliano perché doveva comperare abbigliamento e profumi perché di lì a poco si doveva sposare. A questo suo matrimonio in effetti andò anche IZZO ARMANDO. A questo punto io presi la palla al balzo e gli proposi di combinare qualche partita. Gli dissi: ”Qualche partita quando la facciamo?” e PISACANE rispose che aveva rinunciato a 50mila euro ed era stato premiato dal Presidente della FIFA BLATTER e che era complicato coinvolgere tutta la squadra dell’Avellino, e poi che la squadra stava lottando per i play off, ma che se da quel momento alla fine del campionato si poteva combinare qualcosa, lo avrebbe fatto, nel senso che ci avrebbe aiutato, ma solo per un piacere a noi della Vinella, senza nulla pretendere in cambio. Lo stesso, disse, avrebbe fatto se l’Avellino fosse giunto alla fase dei play off. Aggiunse anche che i giocatori dell’Avellino avevano un bonus nel caso di raggiungimento dei play off stessi. PISACANE dunque non ci chiuse la porta in faccia, IZZO rimase in silenzio. La sera successiva, quando venne a trovarci a via Dante, IZZO disse, (Aggiunge in sede di rilettura) come per giustificarsi, dimostrando cioè di avere buona volontà per i nostri scopi: Vi ho portato PISACANE, ora vediamo se si arriva ai play off, vedete che io sono a vostra disposizione.

…Poi PISACANE venne accantonato perché la settimana successiva MILLESI venne con LUCA PINI a proporsi per queste combine, per come ho riferito. Non so dire se vi sia una correlazione tra queste due vicende.

…Come ho detto, fu mio fratello UMBERTO, qualche giorno dopo questa vicenda del PISACANE, a dirmi che GEREMIA, ossia RUSSO SALVATORE e FABIO DI NATALE gli avevano detto che LUCA PINI poteva portarci MILLESI FRANCESCO, e ci furono quei due contatti con mio fratello di cui ho già riferito. Con MILLESI alla Casereccia, subito dopo esserci presentati, visto che vi erano già stati due incontri, gli chiesi di giungere subito al sodo. MILLESI mi chiese allora quanto eravamo disponibili a pagare per compromettere una partita. Io gli dissi che in base alla quota della partita potevamo dargli una determinata somma. Poiché la partita immediatamente successiva era MODENA AVELLINO, e la vittoria del MODENA era data alla pari, in termini grafici 2.0 (ossia il doppio della posta), o 1,90 io dissi al MILLESI che gli avremmo dato 200mila euro e poi incominciammo a ragionare come fare per coinvolgere i giocatori. Noi gli dicemmo che avevamo la disponibilità piena di IZZO, dicendogli che era nostro parente. MILLESI mi disse che era molto amico di CASTALDO, di PECCARISI e di altri due o tre giocatori come ARINI, che avevano il suo stesso procuratore. MILLESI mi chiese se gli potevo dare subito i soldi perché avrebbe dovuto far vedere il denaro al portiere ed al resto dei giocatori da lui nominati. Nel frattempo facemmo telefonare da LUCA PINI a IZZO e PINI e GEREMIA lo andarono a prelevare davanti alla cornetteria che si trova nel Berlingieri e quindi lo portarono alla Casereccia. Lo feci per far capire a MILLESI che la cosa era fattibile e IZZO era disponibile. Io al ristorante alla Casereccia andavo spesso a mangiare, il titolare mi conosce benissimo, ed anzi il cameriere riconobbe MILLESI ed IZZO. MILLESI viene chiamato da tutti CICCIO. IZZO rimase anche sorpreso alla vista del MILLESI e poi mi disse in privato: AVETE PRESO IL PEZZO POTENTE, E’ LUI CHE COMANDA TUTTO LO SPOGLIATOIO. In quella circostanza io proposi loro di coinvolgere anche PISACANE, e sia MILLESI che IZZO mi dissero che era meglio di no. PISACANE era il pupillo del mister RASTELLI ed era possibile che gli dicesse qualcosa. IZZO poi in quella settimana faceva sedute di allenamento differenziate, con terapie, perché aveva subito un infortunio alla gamba. IZZO si diceva sicuro di recuperare, perché stava facendo siringhe. Questo accordo, che ripeto prevedeva la sconfitta dell’AVELLINO, saltò solo perché il portiere SECULIN, in prestito dal CHIEVO VERONA, si rifiutò.

…Sul rifiuto di SECULIN, mi venne raccontato da PINI che sia MILLESI che CASTALDO, che era stato coinvolto dal MILLESI, rimasero molto contrariati dal rifiuto del SECULIN, al quale venne dunque fatta una proposta espressa. Mi venne detto che CASTALDO prese addirittura SECULIN per il petto, credo nella pensione dove dormivano. So che MILLESI era in scadenza di contratto, nel senso che l’Avellino non gli avrebbe rinnovato il contratto; CASTALDO era sopra la trentina, mi disse il MILLESI, ed era dunque disponibile. Quando PINI riportò indietro i 150mila euro, per come ho riferito, CASTALDO ebbe modo di dire al PINI: FALLI METTERE IN FRIGORIFERO, I SOLDI, come a farci capire che vi sarebbe stata una prossima futura combine.

…Solo dopo che PINI ci riportò il denaro iniziarono gli sms per far fare il GOL al MODENA, con la promessa dei 50mila euro. Il sabato pomeriggio, alle 14,30 circa, mezz’ora prima della partita, venimmo a sapere da PINI che IZZO non avrebbe giocato. Noi avevamo già piazzato tutte le puntate, per un totale di 400mila euro, ed eravamo allarmati ma MILLESI, tramite PINI, ci tranquillizzò. Poi ho saputo che IZZO e MILLESI si confrontarono alla fine del primo tempo, per come io e gli altri della Vinella vedemmo nelle immagini in diretta di SKY, poi MILLESI parlò con PECCARISI. Quando poi io e MILLESI ci rincontrammo, MILLESI mi raccontò nel dettaglio quanto era avvenuto, cioè che lui nell’intervallo si era preso per il braccio PECCARISI e gli disse che doveva far fare gol al MODENA. Promise dei soldi al PECCARISI; da ARMANDO IZZO seppi poi la domenica mattina che i 30mila euro che noi demmo per questa partita furono così divisi: MILLESI prese 6mila euro, altri 6mila andarono a IZZO, 3000 a PINI LUCA, e 15MILA a PECCARISI. IZZO se ne lamentò pure, dicendo che la prossima volta avremmo dovuto dare a lui la quota che gli spettava. Io gli dissi di non preoccuparsi”.

Ecco invece i dialogi tra Seculin e Pisacane intercettati nella sala d’aspetto dei carabinieri:

Ore 20.18.44 del 20 luglio 2015 Pisacane esce dalla sala interrogatorio e rivolto a Seculin dice: “Un macello fratè!”. Poi entrambe si chiedono quando possano andare via e subito dopo PISACANE riprende il discorso relativo al motivo per il quali sono stati convocati e dice a SECULIN: “Secondo me il fatto qua è serio, capito? A parte che mi hanno fatto tutte domande diverse da quello che magari mi avevi fatto capire tu prima della partita, del video…” e SECULIN dice: “Boh, a me quello hanno chiesto…(inc.)”. Riprende la parola PISACANE: “Sicuramente loro, secondo me, se c’è qualcosa…”; interviene SECULIN: “Lui a me ha detto che ha già tutto…” e PISACANE incalza: “Si si, pure a me ha detto che… Noi siamo testimoni e non siamo indagati!”. Interviene SECULIN il quale dice a PISACANE che gli è stato spiegato che ci sono delle intercettazioni, non a suo carico, dalle quali si evince che lui è stato avvicinato da alcune persone, cosa che, come ribadisce, non è assolutamente vera… (inc.). Riprende la parola PISACANE il quale dice: “Ti dico la mia, per me sono persone in gamba. Noi abbiamo la coscienza a posto, per lo meno io ce l’ho, tu ce l’hai, loro faranno le loro cose e prenderanno i provvedimenti giusti per…(inc.)”. Risponde SECULIN: “Quello che dispiace è che se magari dalle intercettazioni che hanno loro è uscito il nome di… (inc.) e dice “sono andato da SECULIN però lui mi ha detto di no” e magari non è vero, perché non è venuto nessuno, però risulta quello a loro, capito?”. Fabio lo rassicura dicendogli di stare tranquillo, come del resto lui e aggiunge: “Anche a me hanno chiesto se conoscessi delle persone e io ho detto “guardi, se domani mi dovesse venire in mente che conosco queste persone, vengo io qua, vi busso e ve lo dico” perché io voglio stare tranquillo, cioè a me non me ne frega proprio”. I due discutono delle foto che sono state loro mostrate, tra le quali quella di PECCARISI. Al riguardo PISACANE dice che lui uno lo ha riconosciuto perché è di Napoli, mentre un altro no; poi si chiede che cosa avranno combinato questi (riferendosi alle persone che gli sono state mostrate in foto). PISACANE, parlando tra se e se, dice: “Vai a fare bene a uno! Quel coglione… speriamo che…che non mi ha fatto un guaio…quel mongoloide. Lo dicevo sempre io “tu solo a pallone puoi giocare, dopo fai una brutta fine”.
 

Sezione: Focus / Data: Mar 24 maggio 2016 alle 09:03 / Fonte: resport
Autore: Ugo De Mattia
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