Trapani-Avellino lascia degli strascichi di amarezza per la squadra biancoverde che lascia la Sicilia con una certezza: c'è la quadratura e la struttura per portare a casa partite che nel girone di andata si tramutavano spesso in sconfitte. Le due occasioni colossali per gli irpini con Ardemagni prima e Verde poi, dovevano essere sicuramente sfruttate al meglio in modo tale da indirizzare la gara in un certo modo. Ma l'Avellino ha il diritto di guardare il bicchiere mezzo pieno perchè col punto conquistato al Provinciale la striscia positiva si allunga a cinque risultati utili consecutivi. Una sola novità di formazione per Novellino rispetto alla gara contro l'Entella, ovvero il rientro di D'Angelo in mezzo al campo al posto di Omeonga. Per il resto tutto confermato, con Laverone a sinistra, Lasik alto a destra e Verde a supporto di Ardemagni. E' stata una partita equilibrata, dove i biancoverdi hanno saputo reagire colpo su colpo alle offensive del Trapani, abile nell'area di Radunovic soprattutto nella ripresa. L'ingresso di Moretti ha regalato qualità e nuova verve alla mediana irpina, che sicuramente non potrà fare a meno del regista genovese nelle prossime partite. Il piede è di quelli educati ed è il giocatore che proprio serviva all'Avellino. Avrà tutto il girone di ritorno per mettersi in mostra dopo il gol all'Entella. In avanti qualche problemi c'è stato invece: Verde ha portato a casa la seconda prestazione scialba consecutiva e pare che da seconda punta non si trovi molto a suo agio. Sottoporta è diventato sprecone e a volte i suoi tentativi sono velleitari. Ardemagni si sbraccia e lotta con la difesa avversaria e spesso riesce a spuntarla, ma è poco supportato da chi lo circonda.

Insomma, ai biancoverdi manca il colpo del campione perchè ormai la squadra è compatta e un dato lo conferma: tre partite di fila in trasferta senza subire gol. Inoltre, da sottolineare la nota lieta, oltre alla difesa, rappresentata da Paghera, geometra dell'Avellino per buona parte della gara. Sabato arriverà al Partenio-Lombardi il Verona di Pecchia, orfano di Pazzini squalificato. Altra partita delicata e affascinante per i Lupi che dovranno dimostrare di essere rinati anche contro la corazzata del campionato, che comunque non sta attraversando un periodo di forma eccellente.

Sezione: Copertina / Data: Mar 07 febbraio 2017 alle 08:04
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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