Una sconfitta amara, amarissima per l'Avellino. Senza appello, senza dignità. Al Penzo di Venezia è andata in scena una gara che si può definire un monologo veneziano, dal primo all'ultimo minuto, salvo dieci minuti della ripresa nei quali gli irpini hanno agitato un po' le acque della laguna. 3-5-2 per Novellino ed Inzaghi che hanno giocato a specchio e si sono affrontati a modulo pari. Nessuna particolare sorpresa tra le fila dell'Avellino con Marchizza in panchina e Ngawa ad agire sul centro sinistra, con Migliorini a destra e Morero perno centrale. Ritorno di De Risio in versione regista, con Di Tacchio mezz'ala sinistra e Molina mezz'ala destra. Laverone-Rizzato la coppia di esterni, Asencio-Ardemagni la coppia d'attacco. Pronti via e il Venezia in soli 5' fa tremare le gambe per ben tre volte all'Avellino. Prima Geijo trova sul suo tiro a botta sicura Morero, poi ci prova Pinato e poi nuovamente il 36enne svizzero ad impegnare Lezzerini. Biancoverdi in bambola, incapaci di reagire, con una difesa che fa acqua da tutte le parti ed un attacco privo di fantasia, con un centrocampo troppo molle e sulle gambe. Insomma, nulla di buono per la compagine di Novellino che subisce l'1-0 di Litteri ancora una volta su palla inattiva. Il colpo di testa dell'ex Cittadella apre le porte alla scampagnata del Venezia. Di reazione irpina nemmeno l'ombra e il primo tempo dopo il gol veneto scorre senza particolari emozioni, eccezion fatta per il colpo di testa di Litteri che Lezzerini devia sulla traversa con un ottimo intervento.

Nella ripresa l'Avellino cambia modulo con gli ingressi di D'Angelo e Gavazzi. Si passa ad un 4-3-1-2 con Gavazzi trequartista. I due neoentrati hanno dato una scossa alla squadra senza dubbio e proprio l'ex Ternana serve ad Asencio un bel pallone che lo spagnolo in diagonale insacca alle spalle di un Audero che fino a quel momento aveva fatto da spettatore non pagante. Prende fiducia la squadra avellinese che prova poco dopo ancora con lo spagnolo da fuori area a beffare il Venezia: la palla finisce al lato di un soffio. Padroni di casa però più forti nella sfida del Penzo ed allora altra rete da calcio d'angolo: stavolta D'Angelo si addormenta e permette ad Andelkovic di girare verso la porta, la traversa serve il tap in a Domizzi che fa 2-1. Il finale è sempre di marca arancioneroverde ed arriva anche il tris dell'ex Zigoni. Un Avellino inguardabile in difesa, ma in generale in tutti i reparti contro il Venezia che ha fatto ciò che voleva senza trovare particolare opposizione. Vajushi ancora in panchina per tutto l'arco del match come contro il Cesena, nonostante l'Avellino faccia enorme fatica in avanti senza gli infortunati Castaldo e Bidaoui, aspettando inoltre Cabezas. Insomma, tanti nodi da sciogliere già contro il Novara sabato, in una partita delicata e già fondamentale.

Sezione: Copertina / Data: Dom 18 febbraio 2018 alle 08:17
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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