Il tecnico dell'Avellino, Michele Marcolini ha parlato nel dopo-gara dello Stirpe. "Mi fa piacere ricevere i complimenti di Eusebio Di Francesco. Del risultato mi frega poco, lo prendo come premio per l’atteggiamento e la dedizione che i miei ragazzi stanno avendo in questo periodo. Non stiamo vivendo un momento facile, siamo dispiaciuti, ma abbastanza tranquilli, perché la società ci ha rassicurati. Il presidente ci ha tranquillizzato, sono al corrente di quello che sta accadendo perché quotidianamente parlo con il direttore De Vito. La notizia di oggi ce l’aspettavamo, ma quando l’abbiamo letta ci ha colpiti e a livello morale tutto diventa più difficile. Voglio sottolineare la disponibilità dei ragazzi, con loro ho parlato una sera e da parte di tutti c’è stata la volontà di continuare come se tutto fosse normale. Durante gli allenamenti l’applicazione è stata ottimale, nessuno ha compiuto un passo indietro e da allenatore tutto questo è positivo. Il mio primo pensiero è stato per la gente che ci segue e che oggi era in Curva. Il pareggio ci darà una spinta in più per affrontare i prossimi giorni come se niente fosse. Ci auguriamo che tutto possa concludersi positivamente. Nessuno si aspettava una situazione del genere, il presidente ci ha detto di stare tranquilli e noi lo siamo perché abbiamo fiducia in lui".

Impossibile non continuare a parlare della possibilità che tutto possa concludersi con la mancata iscrizione: "Ad oggi siamo una “X”, ma siamo convinti che tra una settimana potremmo non esserlo più. Questa situazione non riguarda solo i calciatori e lo staff tecnico, ma riguarda anche chi fa parte di questa società e si gioca il futuro. Mi rendo conto che le preoccupazioni io posso averle dal punto di vista professionale, ma tante persone che sono nell’Avellino ne hanno più di me. I ragazzi fino ad oggi mi hanno dimostrato di andare dritti per la loro strada, aspettando un lieto fine. Lo spirito che ci dà la nostra gente è di grande aiuto, stasera ne abbiamo avuto un grande assaggio. Speriamo che tutto vada bene, perché se superiamo questo scoglio ci toglieremo grandi soddisfazioni. Dovremo tapparci le orecchie, lavorare per sei giorni e farci trovare pronti quando la situazione verrà risolta, così come crediamo che accadrà".

Sulla notizia proveniente dalla Figc: "Noi siamo persone normali, leggiamo i siti e cerchiamo le notizie. Era nell’aria già prima di entrare in campo e di conoscere il comunicato della Figc. Parlare di roba giuridica non è roba mia, non entro in cose che non mi competono, ma sono ancora carico come il primo giorno. Voglio prendere di petto il campionato, perché sono in una piazza storica. E vedere oggi tanta gente allo stadio non fa che aumentare la mia voglia di fare bene. Un po’ di timore c’è sempre, ma la fiducia è tanta".

 

Sezione: Copertina / Data: Ven 20 luglio 2018 alle 22:05
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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