Nel new look del Genoa c’è una faccia che pende da un mucchio di treccine, ispirando fiducia in campo e simpatia fuori. Uno che dà ritmo con le sue corse, Stephane Omeonga, tra una diagonale e l’altra manco avesse gli sci sotto i piedi. Proprio come quei brani hip-hop o rap, che ballano nelle cuffie dentro i ritagli di tempo. Amico tempo. Sul passaporto c’è scritto 21 compiuti a marzo. Lui tira dritto e si sta guadagnando spazio e considerazione, in attesa dei segnali che arriveranno. Di sicuro sta facendo un’esperienza utile con il club che lo ha messo sotto contratto. Il tempo è galantuomo, il tempo dirà. Terzo di cinque fratelli “altri due maschi e due femmine”, famiglia di origine congolese trapiantata in Belgio. Il mondo porta a galla belle storie.

Con i “lupi” dell’Avellino ha dimostrato di avere numeri a partire dalla fame giusta. Nel radar di mister Juric certe qualità non sono passate inosservate, anche se il lavoro da completare è voluminoso come certi tomi all’università di medicina. “Quando sono venuto a Genova pensavo di firmare e basta. Poi mi sono fermato per andare in Austria. In seguito mi è stato chiesto di allungare la permanenza. Il mio compito è di dare il 100% ogni giorno, vedremo poi quello che sarà. Come caratteristiche mi piace toccare il pallone, mettermi a disposizione dei compagni e aiutare la squadra. Mi sono inserito in un gruppo umile. Una sorpresa visti i tanti giocatori dal curriculum importante”.


Otto anni tra le fila dello Standard Liegi dopo i primi trascorsi. In seguito due anni all’Anderlecht altra realtà di solide tradizioni. Nelle nazionali giovanili si è scoppiato un bel tratto di strada. “Dall’Under 12 sono stato convocato sino alla rappresentativa U.16 in maniera continuativa” ricorda senza pavoneggiarsi con i colori dell’orgoglio. “Nelle squadre in cui ho giocato ho fatto per anni il capitano. Dicevano che fossi un leader silenzioso, forse non si resta gli stessi per tutta la vita. La vita è un viaggio all’interno di noi. Devo dire grazie all’Avellino che mi ha portato in Italia, al Genoa che ha investito su di me. Un giorno, non so quando, mi piacerebbe misurarmi in Serie A. Le ambizioni sono la benzina in cui consumare i sogni”.

Sezione: Copertina / Data: Ven 04 agosto 2017 alle 12:00 / Fonte: genoacfc.it
Autore: Antonio Tedeschi
vedi letture
Print