Così davvero non va. Tutti si aspettavano la gara del riscatto. L'Avellino, invece, viene praticamente abbattuto dal Vicenza in una gara assurda, caratterizzata da errori arbitrali e da tante disattenzioni da parte degli uomini biancoverdi. Quando si perdono partite come quelle di Bari e Cagliari è anche giusto sottolineare la buona prestazione della squadra. Dinnanzi, però, ad un risultato del genere e ad una performance simile non c'è alcuna attenuante che regga. E' stata una partita da dimenticare, per Tesser così come per i suoi ragazzi. Il mister, purtroppo, le ha sbagliate tutte. Se da un lato probabilmente ha azzeccato la scelta di confermare la difesa a tre, dall'altro ha annullato completamente il centrocampo schierando ancora una volta Zito e Insigne. Se per Insigne si può dire che a Bari, in quella posizione, aveva fatto bene, lo stesso non vale per l'ex Juve Stabia. Zito sta attraversando un momento difficile e tatticamente non è disciplinato. Non è l'uomo giusto per garantire equilibrio in mezzo al campo. Anche le qualità di Insigne vengono ridimensionate in questo ruolo. A centrocampo, il solo Arini non può reggere. Anche il Vicenza ha assunto un atteggiamento tattico piuttosto spreguidicato ma Marino, che già conosce la piazza, ha già raggiunto l'equilibrio che in questo momento all'Avellino manca. Non accadeva da moltissimi anni di subire quattro reti in una gara casalinga. Una brutta batosta per il popolo biancoverde che certamente non meritava una prestazione così scialba.

C'è da dire che è un periodo in cui gli episodi davvero girano tutti a sfavore dei lupi. L'arbitro ha assegnato al Vicenza un rigore a dir poco generoso e ha commesso un errore anche quando è intervenuto su un presunto fallo di Biraschi a limite dell'area. Da quella chiamata è nata la rete su punizione di Giacomelli che ha chiuso completamente la gara. Insomma, tutto è andato storto. Nel primo tempo, Trotta era riuscito a riportare temporaneamente il match in parità. Tavano, invece, ha ancora una volta deluso, sia dal punto di vista della prestazione che della finalizzazione. Sugli esterni Nica non ha convinto, Giron in fase difensiva deve migliorare tantissimo ma ha molte qualità in fase d'attacco. Tornando alla fase offensiva, in un momento così delicato per Tavano, un'idea stuzzicante potrebbe essere quella di proporre Roberto Insigne alle spalle dell'unica punta Trotta. Il modulo con la difesa a tre potrebbe anche essere confermato. Del resto, l'Avellino ha gli esterni difensivi non proprio all'altezza per un reparto a quattro. L'importante è rinforzare il centrocampo. Non può essere un caso che l'Avellino abbia disputato la propria migliore partita quando in mezzo al campo è stato schierato Jidayi ed Arini è stato spostato nel ruolo di mezzala destra, ovvero contro il Novara. Il discorso è che rischia di non esserci più tanto tempo per gli esperimenti. Tesser ha l'aggravante di aver avuto a disposizione gran parte della rosa già a luglio. Il campionato, tra l'altro, è cominciato anche con due settimane di ritardo. Insomma, il tecnico ha avuto tutto il tempo per trovare la quadratura del cerchio, ma non ci è riuscito. E' vero, c'è l'assenza di Castaldo che pesa come un macigno. Una vera squadra, però, non può dipendere da un solo giocatore. Tifiamo per l'Avellino e tifiamo per Attilio Tesser, uomo sincero e certamente il primo ad essere dispiaciuto per i deludenti risultati ottenuti dai suoi. Ci aspettiamo che sappia riconoscere i suoi errori e sappia motivare al meglio i suoi in vista delle prossime partite. Il campionato è ancora lungo ma bisogna incominciare a fare punti altrimenti si rischia di rendere ancora più complicata una stagione che non è nata, purtroppo, sotto i migliori auspici. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 04 ottobre 2015 alle 08:00
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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