Intervenuto ieri sera nel corso della trasmissione "0825", il patron Walter Taccone ha parlato della sfida vinta contro lo Spezia: "Mi è sembrata una partita d'altri tempi: una partita in cui l'Avellino ha giocato con il piglio di una squadra vogliosa, con lo spirito da vero Avellino. Una partita giocata con il cuore. Sopperire a tutte queste assenze, a questi infortuni non era facile. La squadra ha giocato alla grande. Devo dire, evitando di essere frainteso, che mancano ben sette uomini dello schema base di Toscano. Purtroppo il tecnico non è chiamato al semplice inserimento di sole due pedine. Con sei o sette assenze contemporaneamente, con calciatori che in gara ufficiale non hanno mai giocato insieme, è chiaro che si fa tutto difficile. Questo è un ulteriore nota di merito al nostro allenatore che ringraziamo per aver tenuto duro alle critiche, alle sviste arbitrali di questo avvio di stagione, contro gli scettici che volevano l'esonero del tecnico. E' una vittoria un po' di tutti noi che vogliamo bene all'Avellino".

Adesso si attende di trovare continuità in trasferta: "Non era semplice entrare in campo sapendo che al primo errore ti potevo castigare gli avversari come il pubblico. Invece i tifosi sono stati stupendi. Quei "pochi" che erano allo stadio hanno supportato la squadra come se fossero stati diecimila. Hanno dato forza alla squadra di andare avanti. I ragazzi hanno giocato senza avere il timore di sbagliare. Sono stati, quindi, incoraggiati a fare i movimenti giusti senza pensare i soliti passaggini di uno, due metri, i passaggi di chi ha paura di giocare il pallone. Sabato ho visto lanci lunghi, ho visto persone che hanno aperto sulle fasce, un bel centrocampo, duro come una diga. Non era assolutamente facile non far giocare lo Spezia che ha calciatori di qualità. Giocando bene, l'Avellino ha il grande merito di non far giocare gli avversari. Credo che il mister abbia inoltre indovinato a rivedere le sue posizioni: ha visto che c'era la necessità di schierare dei giocatori che erano i più funzionali ad un certo tipo di gioco e quindi ha fatto le mosse giuste, ha fatto le modifiche opportune. I difensori sono più protetti da un centrocampo voglioso e con schieramento a quattro. L'esempio è Gonzalez: dalle incertezze è passato alla garanzia offerta con lo Spezia. Una vittoria meritata dopo una serie importante di occasioni da gol".

E sul fronte calcioscommesse, Taccone dichiara: "Quando hai a che fare con la giustizia, che sia civile, penale o federale, non sai mai il giudice cosa potrà pensare. Non è che tu stai tranquillo perché non hai fatto nulla: dovrebbe essere così in realtà, ma può succedere che uno non la pensi esattamente come la pensiamo noi con i nostri avvocati. Non posso dire con certezza che non avremo punti di penalizzazione, che non correremo alcun rischio. Anche perché alla fine delle indagini qualcuno dovrà proporre qualcosa in giudizio. L'avvocato presenterà le memorie. Leggerà le migliaia di pagine dell'inchiesta: poche riguardano l'Avellino. Ci sono tante squadre in gioco. Ci sono tanti nomi, tante intercettazioni: non ho avuto tempo di leggere le carte, né l'Avellino mi ha ancora presentato una sintesi delle carte che ha ritirato. Se dovesse succedere qualcosa di negativo, penserei di consegnare la società al sindaco e di uscire da questo mondo: questa sarebbe la mia prima impressione. I tifosi stiano tranquilli che non lo faremo. Quando sei con la coscienza a posto, stai tranquillo e cercheremo di far valere le nostre ragioni. Da quello che ho capito, per quanto paventato, si tratta solo di illazioni di persone che poco hanno a che fare con il calcio. RIcorderei alcune cose, ma non ne vale la pena. L'avvocato mi ha detto: "cerchiamo di non mettere in campo le nostre difese, sì valide, ma non prima del giusto tempo". In giudizio faremo valere le nostre ragioni. All'improvviso è uscito il nome di Taccone e dell'Avellino. Ma fino ad ora, hanno fatto migliaia di indagini, mesi e mesi di intercettazioni e solo ora esce la possibilità di deferimento per il presidente per mancata segnalazione. Ma cosa segnali se non sai nulla e non c'è niente: questo vorrei capire. Ma a chi è venuta questa bella idea di mettere in mezzo all'improvviso, alla fine delle indagini, un nome che non comparirà in nessuna pagina di questo dossier. Non ne sono nulla, non ho saputo mai nulla, né mai ho avuto la minima sensazione che i ragazzi potessero fare qualcosa di scorretto. Sono avvilito e dispiaciuto che il mio nome venga ulteriormente messo in bocca a qualcuno che non ci vuole bene e che, evidentemente, potrebbe gioire di vedere ancora una volta Taccone interessato in situazioni di giustizia sportiva. Non credo di mettere tutto questo a dir la verità. Resto comunque tranquillo. preferisco pensare al campo e alla bella prova della squadra con lo Spezia. E' stato un Avellino vero".

La procura gli contesterebbe l'omessa denuncia per Modena-Avellino: "Non ho notizie in merito. Mi ha detto l'avvocato che ci sarebbe anche il nome di Taccone per omessa denuncia, ma non so per quale partita. Voglio solo ricordare che le partite in questione siano più d'una. Giocare con una squadra retrocessa, la Reggina, con sette Primavera in campo, e vincere la partita... se non avessimo vinto la partita era meglio andare a giocare in Quarta Serie. La partita con il Padova: non vi dimenticate che era l'ultima partita che ci avrebbe consentito di andare a giocare i play off. Ma chi pazzo avrebbe potuto prendere un euro per truccare una gara quando andando nei play off i giocatori avrebbero avuto un premio gigantesco. Ma chi viene in mente una pazzia di questo tipo. Per la sfida con il Modena non so di cosa si tratta perchè evidentemente non ho proprio cognizione di come sia successo con il Modena. Mi ricordo che abbiamo perso, non mi ricordo quanto. Toccherà ai giudici verificare tutto questo. Non ho idea di cosa sia questa omessa denuncia. Non saprei cosa si riferiscono i giudici. Un passo indietro lo farei solo per il bene dell'Avellino".

Sezione: Copertina / Data: Mar 18 ottobre 2016 alle 16:50 / Fonte: ottopagine
Autore: Ugo De Mattia
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