Pur interrompendo la striscia di due sconfitte consecutive (forse l'unica vera consolazione) l'Avellino anche contro la Juve Stabia conferma di vivere il periodo più critico della stagione, soprattutto dal punto di vista delle prestazioni. Certo, dall'altro lato c'era sì una squadra praticamente retrocessa, ma vogliosissima di regalare una grossa soddisfazione ai propri tifosi. Dai Lupi però ci si aspettava qualcosa in più, soprattutto dopo il pessimo secondo tempo visto con il Brescia. I ragazzi di Rastelli hanno, infatti, sofferto sin da subito la squadra di Braglia e non riuscendo praticamente mai ad imbastire buone azioni offensive. Fortunatamente, forse per la prima volta in stagione, i biancoverdi hanno recuperato due volte gli svantaggi durante gli ultimi minuti dei due tempi ed hanno evitato la terza sconfitta consecutiva. Inoltre come ha poi affermato Rastelli in conferenza stampa, questo potrebbe essere anche un pareggio che fa morale, ma se si ha ancora la voglia e l'ambizione di poter entrare a far parte dei playoff serve un cambio di ritmo sotto ogni punto di vista. Mancano sette gare, tutto è ancora possibile e nulla è perduto ma, ripetiamo, bisogna ripartire e soprattutto ricaricare le "batterie".
Dal punto di vista tattico, nella partita di ieri Rastelli, come da previsione, ha optato per il collaudato 3-5-2 molto probabilmente per dare più equilibrio alla squadra che obiettivamente era un po' in debito di ossigeno. La mossa, però, non ha pagato ed il gol immediato di Caserta ha solo peggiorato ulteriormente la situazione. Grazie a Castaldo prima e Galabinov si è evitata una brutta sconfitta, ma la prestazione è stata davvero poco incoraggiante. Restano da capire le vere cause di una così drastica involuzione. Infatti, mentre nelle prime 7/8 gare del girone di ritorno, la squadra aveva sì raccolto pochi punti, ma aveva fornito sempre belle prestazioni, in queste ultime partite sono totalmente mancate anche quest'ultime. Forse, la causa principale è dovuta ad una precaria forma fisica soprattutto di giocatori chiave come Zappacosta o Schiavon (ieri lasciato a riposo), ma imputare tutto a ciò sarebbe riduttivo. Forse, nella squadra è anche subentrato un po' di appagamento dopo il raggiungimento del vero obiettivo stagionale, la salvezza, ma queste sono solo nostre supposizioni. Oggettivamente, però, anche ieri sera la squadra è apparsa davvero meno cattiva e più scarica di come ben ci aveva abituato. Il tempo per ripartire c'è ancora, ma bisogna farlo in fretta. Adesso, infatti, Rastelli avrà più o meno dieci giorni per preparare la sfida, davvero decisiva, con il Crotone in casa per provare a far recuperare lo smalto alla squadra e soprattutto per rianimare le speranze playoff, che guardando la classifica, sono ancora intatte.

Sezione: Copertina / Data: Ven 18 aprile 2014 alle 08:00
Autore: Pasquale Nappo
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