A tutti quelli che si sono annoiati durante il primo tempo dico subito che nella vita ciò che ti viene tolto ti viene dato. E nel secondo tempo, infatti, un po' più di allegria ha contraddistino la gara. Meno male, mi verrebbe da aggiungere, perchè la prima frazione di gioco è stata più soporifera di una sostanza soporifera. Però ben venga perchè oggi non si può non guardare il bicchiere mezzo pieno, nonostante la partita dell'Avellino non sia stata per l'ennesima volta entusiasmante. Alla casella tiri in porta, infatti, il numero che compare è 1. E questo non è un fattore positivo, alla lunga lo paghi. E comunque i biancoverdi hanno saputo soffrire, diciamo così, contro un Di Gaudio indemoniato sulla fascia di sinistra che affatto ammattire completamente Gonzalez. Dai due volti l'esordio di Migliorini, sufficiente per quanto riguarda la prestazione, assolutamente da bocciare per l'ingenuità dell'espulsione. Hai fatto tre scivolate in cinque minuti, la quarta ti è andata male e paghi a caro prezzo la tua superficialità. Peccato, perchè rientrare così dopo otto mesi non è proprio di buon auspicio. Poi lasci in dieci la squadra in un momento delicato di una partita delicata. Insomma, il discorso è un po' tutto lì. Buon punto, dicevamo. Ma la cosa che non quadra e che non me ne vogliate ma proprio non mi va giù è la mancanza di gioco. L'Avellino non ha trame offensive, non crea occasioni pericolose ed oggi se Sabbione non avesse deciso di travolgere Ardemagni in area come un treno in corsa, probabilmente Colombi non avrebbe visto il pallone dalle sue parti.

Resta da capire se questo atteggiamento sia dovuto a una mancanza dell'allenatore oppure se l'Avellino fuori casa è questo, con poca personalità e senza capacità di imporsi contro gli avversari. Pecca importante anche il centrocampo. Omeonga e Paghera non si sono visti molto, poco filtro. Con Lasik non al top e D'Angelo squalificato perchè non dare un'occasione a Tassi? E' talmente inadatto? Mi piacerebbe saperne di più, ma alla fine si rischia sempre di fare la figura di chi rema contro.
Bene invece il rigore di Ardemagni. Si è sbloccato dopo il penalty fallito col Cittadella ed è un aspetto mentale da non trascurare. Ma volendo tralasciare la parte tecnica che lasciamo a chi di dovere, l'Avellino dovrà dimostrare di avere gli attributi per dare il via a una striscia positiva già dalla sfida contro il Pisa nel prossimo turno, contro una diretta concorrente per la salvezza. Probabilmente da quella partita passerà realmente il futuro di Toscano che oggi si salva perchè a Carpi, in dieci, il pareggio è un risultato difficile da ottenere. Evidentemente in una settimana dove ha regnato la "pace", la mancanza di contestazioni e di pressioni oltre il limite ha giovato alla formazione di Toscano. Però qualche tiro in porta, magari.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 13 novembre 2016 alle 17:20
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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