In casa Avellino i complimenti sono poco graditi, e allora meglio storcere il naso. Si poteva vincere magari con due gol di scarto invece di uno. Scherzi a parte. A Livorno è successo di tutto. Clima infuocato sin dall'inizio, vuoi per il centenario degli amaranto, vuoi per l'importanza della sfida. La partita, poi, ci ha messo del suo. Un po' nervosetta, parecchi contrasti e un arbitro leggermente casalingo soprattutto per quanto riguarda le ammonizioni. Un match di quelli sgorbutici, contro una corazzata ovviamente, che ha visto però dapprima l'Avellino negli specchietti. Successivamente se l'è vista sulla corsia di sorpasso mettere la freccia e piazzarsi davanti. Al terzo posto solitario. Dove, insomma, ci sono le grandi. Perchè ora è così che bisogna considerare una squadra che fa dell'umiltà e la tenacia le sue armi migliori. E' vero che qualcosa lo si è rischiato. San Gomis ne sa qualcosa. Ma fa parte del gioco. Tutto perfetto, compreso il secondo gol consecutivo del bomber che dovrà far sognare i tifosi irpini. Già, Marcello Trotta ci ha impiegato pochissimo per entrare nel cuore della piazza biancoverde. Scommettiamo?
Una zampata fulminea di chi per quasi tutta la gara si era un po' nascosto. Ma il dna è quello: fare gol. Così come il dna dei ragazzi di Rastelli è di ammazzare le grandi del torneo.

Una partita che nel finale ha messo a rischio le coronarie di parecchi avellinesi, quasi come se fosse una finale playoff, o magari un match decisivo per le due prime posizioni e il grande salto. Chissà se l'Avellino ora ci penserà alla promozione diretta. E' probabilmente un dovere, ora, che il momento è propizio. Perchè dodici punti in quattro partite non li fanno tutti, soprattutto in serie B.
Come si fa ora a contenere gli entusiasmi? Semplice, almeno per qualche giorno non sarà necessario metterli a freno. Godiamoci questa impresa, perchè di impresa si tratta. "Picchi" mai espugnato, ma oggi sì. Oggi l'Avellino ha dimostrato di potere tutto e di più. Merito di un'organizzazione perfetta che con impegno e dedizione lavora a testa bassa quotidianamente. E' stata la vittoria di tutti, dai giocatori agli splendidi tifosi giunti in massa all'Ardenza. Una giornata perfetta e da incorniciare. Ora sotto con la Ternana al Partenio. Sulla carta abbordabile. Ma questa squadra ha dimostrato pienamente di poter stravolgere ogni pronostico. E allora, complimenti Avellino.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 22 febbraio 2015 alle 14:48
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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