Verde in campo dall'inizio, prima vittoria (peraltro convincente dell'Avellino) in campionato. Non per accodarci alla lista di quanti, tifosi e addetti ai lavori, hanno chiesto a gran voce al tecnico biancoverde di dare spazio all'attaccante scuola Roma in questo Avellino. Sarebbe scontato e banale ripetere quello che è ormai diventato un "tormentone" come ha detto lo stesso Toscano ieri in conferenza. E per giunta anche da queste colonne abbiamo invocato più volte un impiego più costante del fantasista, che ogni volta è stato chiamato in causa ha dimostrato di avere gran numeri. Quella che voglio fare è un'analisi meramente tecnica della partita vinta contro la Pro Vercelli. E un'analisi non può prescindere dall'esprimere ammirazione per la prova maiuscola di Verde. Dribbling ubriacanti, gran gol che porta in vantaggio l'Avellino, freddezza dal dischetto in occasione del 2-0, tacco che tiene in gioco il pallone e lancia Belloni che poi serve ad Ardemagni la palla del 3-1. In pratica Verde ha messo lo zampino in ogni realizzazione dell'Avellino, uscendo tra gli applausi più che meritati di tutto il pubblico, per dare spazio e minutaggio anche a Camarà, a risultato ormai acquisito.

Ripeto, sarebbe facile e scontato ora dire "lo avevamo detto", ma è innegabile che l'Avellino non possa prescindere da un giocatore così talentuoso. Toscano avrà anche i suoi motivi se lo ha tenuto in panchina finora, e con Castaldo o Mokulu in forma forse non avrebbe neanche trovato spazio dall'inizio, questo non possiamo dirlo, ma crediamo che anche Toscano abbia avuto la riprova che con lui in campo l'Avellino acquisisce velocità, imprevedibilità, tecnica e pericolosità.

Lungi da me dare sulle spalle di un solo giocatore tutta la responsabilità della pericolosità di una squadra, e se Toscano lo ha tenuto fuori è perchè evidentemente in allenamento non rispondeva come il tecnico si aspettava e in partita non teneva le consegne. Ma sono tra quelli che lascerei i giocatori di talento sempre liberi di esprimersi, a prescindere dall'educazione tattica, perchè sempre capaci di tirar fuori il coniglio dal cilindro. E così è stato contro la Pro Vercelli.

La speranza quindi è che Verde possa ritagliarsi uno spazio sempre più stabile in questa squadra, che può anche essere in posizione più arretrata, magari dietro le punte (anche oggi spesso si è allargato o arretrato per avere più margine di manovra) o attaccante esterno in un 3-4-3. Lasciamo a Toscano il difficile compito di trovare il giusto equilibrio in una squadra che sta finalmente trovando una sua identità. Perché bisogna anche ammettere che l'Avellino, dopo le perplessità iniziali, continua a crescere gara dopo gara. E ora arrivano anche i gol: 3 contro la Pro Vercelli mentre erano stati 2 in tutte le 6 giornate precedenti. Ma soprattutto tanti giocatori di qualità che ora stanno imparando a mettersi al servizio della squadra.

Belloni, Asmah, Verde, Soumaré, Diallo,.. sono tanti i giocatori giovani e veloci che possono scardinare ogni difesa e creare una situazione di pericolo. Una squadra sempre più "verde", di nome e di fatto, che ci auguriamo possa riportare presto l'Avellino in posizioni di classifica più consone al valore della rosa. Dopotutto il verde è anche il colore della nostra divisa...

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 ottobre 2016 alle 18:22
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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