C'era grande attesa per la partenza di questa stagione, ma soprattutto per l'esordio ufficiale al Partenio-Lombardi del nuovo Avellino di Attilio Tesser. Dall'amara vittoria di Bologna è cambiato tanto in casa biancoverde, partendo dall'allenatore e dallo staff tecnico. Un cambiamento radicale, che ha coinvolto gran parte della rosa. Tanti calciatori hanno salutato, ma la società non si è fatta trovare impreparata, costruendo una rosa forse ancora più competitiva. Colpi da novanta in ogni reparto, che inseriscono di diritto l'Avellino tra le squadre più complete della cadetteria. Come sempre, il campo sarà il giudice supremo, che potrebbe confermare o smentire le previsioni di inizio stagione. Intanto l'Avellino un primo segnale l'ha già offerto. Contro la Casertana è arrivata una vittoria schiacciante, confermando per la prima volta le buone impressioni offerte in questo primo mese di ritiro. Esordio bagnato esordio fortunato verrebbe da dire. I temporali che hanno accompagnato il pomeriggio avellinese non hanno in nessun modo scalfito le certezze create all'interno dello spogliatoio biancoverde. L'Avellino ha inaugurato al meglio la nuova stagione, con una bella vittoria. Tesser alla vigilia aveva avvertito i suoi uomini, test contro avversari di categoria inferiore potrebbero sorprendere qualsiasi squadra. I biancoverdi hanno seguito le indicazioni del tecnico di Montebelluna, portando a casa una qualificazione meritata. Per il terzo anno di fila si andrà ad affrontare un avversario di categoria superiore: al terzo turno  per gli irpini ci sarà il Palermo di Iachini.

Oltre il risultato del campo, c'è una pagina molto più importante da sottolineare. Nel calcio ormai siamo abituati soltanto a parlare di violenza ultrà, che caratterizza la maggior parte delle tifoserie organizzate. Ma quello che è andato in scena questo pomeriggio ad Avellino è tutta un'altra storia. I tifosi biancoverdi, si sono resi protagonisti dell'ennesima dimostrazione di civiltà e fratellanza, che va oltre i novanta minuti che si giocano sul rettangolo verde. Tanti tifosi biancoverdi hanno accolto in un clima di festa gli avversari di giornata, giungendo insieme, in corteo, allo stadio Partenio-Lombardi. Due tifoserie amiche, Avellino e Caserta, che nonostante le tante rivalità presenti in giro per l'Italia hanno dimostrato i veri valori dello sport. Gli interessi che ruotano intorno al singolo evento calcistico stanno definitivamente svuotando il vero significato dello sport, che dovrebbe unire e non dividere. L'unione che ha caratterizzato proprio la sfida tra Avellino e Casertana meriterebbe maggiore risalto a livello mediatico, così da diventare un autentico esempio per l'intero sistema italiano. Il rinnovo di un gemellaggio che dura ormai da anni come spot per un calcio più unito. Avellino per l'ennesima volta mette in mostra tutta la civiltà di una  grande tifoseria come quella biancoverde. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 09 agosto 2015 alle 22:30
Autore: Ugo De Mattia
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