E' ripartito il miniciclo vincente di Novellino, dopo i nove risultati utili consecutivi che avevano fatto sognare anche qualcosa in più e i black-out contro Perugia e Ternana, la squadra biancoverde ha ricominciato a macinare punti e prestazioni convincenti: ben dieci punti nelle ultime 4 gare e soprattutto tre punti pesantissimi nella sfida salvezza di Pisa. Annullata praticamente la penalizzazione di tre punti arrivata dal Tribunale Federale e salvezza ora più vicina. Certo, con questo risultato i Lupi sarebbero potuti essere a un passo dalla salvezza, ma guardando il bicchiere mezzo pieno si può restare comunque ottimisti: a sei turni dalla fine del campionato all'Avellino mancano sei punti all'ideale quota salvezza di 50. E l'impressione è che si possano dormire sonni tranquilli soprattutto se la squadra continuerà a essere quella dell'ultimo mese.

Anche a Pisa si è visto infatti un Avellino coriaceo e concreto, che non si è perso in fronzoli, magari non bellissimo da vedere e senza creare grandi occasioni da rete, ma velenosissimo nello sfruttare le occasioni capitate. Il gol vittoria alla fine è arrivato da un regalo del Pisa, con Di Tacchio che ha insistito troppo nel portare palla e si è fatto beffare da Laverone, ma l'Avellino ha anche avuto l'opportunità di segnare due volte con Lasik. Insomma non si può parlare di risultato bugiardo. Di sicuro c'è che la squadra ha un po' smesso di giocare dopo il gol badando soprattutto a difendere, un po' il marchio di fabbrica di Novellino che fa vivere sempre con un certo patema d'animo il finale di gara ai tifosi dell'Avellino, ma una difesa impeccabile con un Djimsiti perfetto ha di fatto amplificato la cronica difficoltà del Pisa ad andare in gol in questa stagione.

I toscani per una mezz'ora abbondante della ripresa ha infatti esercitato una pressione costante, facendo correre un brivido lungo la schiena ai tifosi dell'Avellino in più di un'occasione se Radunovic non si fosse opposto da campione, ma tant'è. L'Avellino ha portato a casa i tre punti e quindi la tattica di Novellino, magari improntata proprio sulla difesa a oltranza, alla fine ha avuto ragione. Il calendario ora dice Cesena in casa e Ascoli fuori, prima del doppio derby intramezzati dalla sfida col Bari. L'Avellino dovrà ottimizzare i prossimi due impegni per vivere senza eccessivi patemi il finale di stagione.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 aprile 2017 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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