Sarà il campionato delle recriminazioni. I lupi, anche a Palermo, nonostante una ‘netta’ sconfitta, sono usciti a testa alta. Una buona organizzazione di gioco, con il ‘solito’ Rastelli che con gli stessi uomoni in campo riesce a ‘sorprendere’ gli avversari inserendo Zappacosta centrale di centrocampo confermando Millesi sull’esterno con la fascia da capitano. Così il tecnico biancoverde riesce ad erigere quel ‘muro’ non ‘brutto’ da vedere per neutralizzare gli avanti rosanero che nella prima parte della gara hanno avuto davvero poche occasioni per ‘impensierire’ il sempre bravo Seculin. Lasciando al giovane Dybala solo spunti personali. Nella ripresa, una doppia disattenzione difensiva, troppa libertà sul cross di Stevanovic, troppo solo Barreto a centro area, hanno consentito al Palermo, che resta ed è una corazzata, di spezzare gli equilibri per l’1 a 0. A quel punto, per molti la gara sembrava già chiusa, ma ancora una volta, il tecnico degli irpini, con l’inserimento di Angiulli al posto di un non ‘eccellente’ Schiavon, è riuscito a trovare nei suoi uomini quella reazione che ha messo in difficoltà i padroni di casa. Padroni di casa che, non si sono persi d’animo e hanno ‘ribadito’ supremazia e meritato vantaggio in almeno un paio di chiare occasioni da gol prima del definitivo due a zero di Bolzoni.

Resta il rammarico per un campionato in cui l’Avellino, dopo un ottimo girone di andata, con qualche ‘accorgimento’ più serio nel calciomercato di gennaio, poteva salire di qualità in un gruppo che, ricordiamo, per l’80% è formato da ragazzi che lo scorso anno hanno stravinto un campionato di Prima Divisione, ma con molte partite in meno. Resta il rammarico perché quello sforzo in più che per le penalizzazioni del Siena (che riteniamo la squadra tecnicamente forte almeno quanto il Palermo, se non superiore) e Cesena, potevano rilevarsi più decisive per un ‘salto di categoria’.

Resta il rammarico per i tifosi irpini di essersi fatti ‘richiamare’ con la stessa ‘enfasi’ della sciapata dello Juventus Stadium per una contestazione ‘ingiustificata’ dopo che la squadra, pur non avendo un tasso tecnico d’alta classifica, è riuscita a regalare un campionato importante, dopo una vittoria, seppur stentata, contro il Cittadella. Resta il rammarico per quei tifosi che hanno seguito la squadra in terra siciliana e che per questioni di ordine pubblico son entrati solo al 25mo del primo tempo.

Resta la speranza che, nonostante la sconfitta del Barbera (o della Favorita, se vi piace di più, ndr), i lupi sono ancora in piena corsa per i play-off e che tutto può ancora accadere. L’importante è dare la tranquillità ad un gruppo che, anche oggi, ha dimostrato carattere e la forza di poter ancora dire la sua, a patto che l’ambiente accompagni, senza troppe ‘pressioni’, i lupi al termine del campionato. Poi ognuno è libero di ‘sognare’… “non succede.. ma se succede….”. Forza Lupi, sabato i ragazzi avranno ancora bisogno del grande pubblico al Partenio. 

Sezione: Editoriale / Data: Ven 04 aprile 2014 alle 23:30
Autore: Redazione Web
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