Partiamo dagli aspetti positivi: l’Avellino ha iniziato il girone di ritorno così come aveva finito quello di andata, con fame, grinta e corsa nelle gambe. Un bel segnale per chi ha ancora sulle spalle lo sconfortante girone di ritorno della scorsa stagione quando si dilapidarono i 37 punti dell’andata e non si centrarono i playoff. Almeno un primo segnale i Lupi lo hanno dato, ci sono ancora e venderanno cara la pelle fino alla fine. Peraltro il calciomercato ha rinforzato la squadra soprattutto in attacco (Trotta e Mokulu hanno sostituito Arrighini e Pozzebon) e quindi l’esperienza dello scorso anno dovrebbe permettere di evitare gli errori commessi.

Ma Rastelli, anche a nostra domanda, ha più volte sottolineato come ad ostacolare i Lupi lo scorso anno furono anche alcune scelte arbitrali: ecco anche a Vercelli ancora una volta l’arbitro ha commesso un errore, anzi due a detta degli irpini. Ha fatto battere l’angolo mentre tutti aspettavamo il suo fischio che aveva egli stesso annunciato e non ha visto un fallo su Ely sul gol di Di Roberto. Inutile recriminare sugli episodi, il calcio ne è pieno come ha sottolineato Rastelli in conferenza, e anche da parte Pro Vercelli si è recriminato per una mancata espulsione di Kone per fallo di mano quando era già ammonito. Ogni singolo episodio può rompere l’equilibrio da una parte o dall’altra e decidere l’esito di una partita: come il colpo di testa sbagliato da Comi sull’1-0 che avrebbe definitivamente ammazzato una gara che sembrava comunque in mano ai biancoverdi e proiettato i Lupi al secondo posto solitario.

Piccola nota “di colore”: la sera prima di Pro Vercelli-Avellino ho sognato che i biancoverdi avrebbero vinto 2-0 con gol di Regoli e di Comi e ci sarebbe stato un gol “fantasma” che avrebbe zittito gli avellinesi. Ci ho quasi preso se Comi non si fosse divorato quell’occasione a tu per tu con la porta. Ma vale la pena ricordare anche la prima marcatura di Regoli in questo campionato, grazie a una magia di Castaldo che lo ha messo a tu per tu con Russo. Un ragazzo reduce da un periodo difficile che merita questa gioia e che inaugura forse un nuovo corso in cui a segnare non è sempre e solo Super Gigi, anche se la sua presenza è sempre più fondamentale per questa squadra.

A fine partita in sala stampa è stato un coro di complimenti per l’attaccante capocannoniere del torneo: dal presidente dei piemontesi che lo ha definito “impressionante” al portiere Russo che ha spiegato come “dal vivo faccia davvero paura”. Non siamo abituati a tanti complimenti che sono piovuti dagli avversari sulla squadra irpina a fine gara, il presidente della Pro Vercelli ha addirittura detto che l’Avellino è la squadra più forte mai vista in questo campionato al “Piola” e mister Scazzola ha parlato di partita difficile e avversario di valore. Ringraziamo e portiamo a casa, riconoscimento anche del grande lavoro che Rastelli e i suoi uomini stanno facendo anche se il mister era chiaramente contrariato a fine partita: creare tanto, giocare così e poi portare a casa un solo punto lascia tanto amaro in bocca. Ma cerchiamo di essere positivi, il cammino è iniziato bene, se son rose…

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 gennaio 2015 alle 23:27
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print