Eccoli là i primi mugugni del girone di ritorno. Li sento già dalla metà del secondo tempo della partita del "Menti" di Vicenza. Sento dire che Mokulu è tornato quello di un tempo, che Tavano non è più Tavano (anche se questa è la realtà dei fatti) e che la squadra ha conquistato giusto i punti per la salvezza. E' vero che la vittoria manca da cinque partite, ovvero dal derby contro la Salernitana, ma un calo è fisiologico dopo aver tirato la carretta inanellando sette successi di fila. Un po' di comprensione serve. Non siate troppo crudeli con i giocatori. Anche perché come ha affermato Gavazzi nel postgara l'Avellino è vivo. Ora lo so che volete chiedermi se le mancate vittorie del girone di ritorno da quando Trotta è andato sono semplicemente una coincidenza oppure c'è dell'altro. Beh, bisogna dire che la partenza di Trotta ha sicuramente indebolito il pacchetto offensivo dell'Avellino. E bisogna anche dire che Joao Silva non è ancora praticamente arrivato. Tesser non lo utilizza e preferisce un Mokulu acciaccato e un Tavano appannato al portoghese che con tanta euforia era giunto in Irpinia. Ma il suo momento arriverà sicuramente, bisogna solamente aspettare. E comunque, con Castaldo inchiodato a quota tre gol già da un po' non è facile sopperire ai gol che Trotta non realizzerà più. Ma non è questo il punto. O forse sì. Perché a Vicenza le occasioni ghiotte ci sono state ed è mancato quel pizzico di cinismo che magari un bomber vero, in salute, avrebbe messo alle spalle del buon Vigorito. Il palo di Tavano a 10 centimetri dalla porta è l'emblema del suo momento avellinese. Il coast to coast di Mokulu, invece, è la conferma che non è un rapace d'area di rigore.

Ma non dobbiamo e possiamo stare qui a sindacare le scelte di mercato oppure gli errori dei singoli. In Veneto si è visto un Avellino comunque pimpante, che in difesa ha concesso poco e non ha subito gol. Il ritorno di Jidayi nel pacchetto arretrato sembra aver regalato maggiore quadratura al reparto, affiancato da un Biraschi sempre positivo. Nota stonata l'infortunio di Pisano. Ad occhio e croce ne avrà per un po' di tempo, anche se nell'ambiente irpino sperano di recuperarlo il prima possibile. La prossima sfida vedrà il Livorno essere ospite al Partenio-Lombardi e probabilmente per i Lupi sarà un'occasione importante per tornare al successo, sempre più fondamentale se si vuole tenere una distanza minima dalla zona playoff. Che poi, i playoff sono un'ambizione, un traguardo entusiasmante. Ma abbiamo sempre sostenuto che per il momento anche un buon campionato di Serie B all'Avellino sta più che bene.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 20 febbraio 2016 alle 20:13
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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