Si sapeva che non sarebbe stata una passeggiata andare allo “Scida” contro un Crotone sorprendente in questo avvio di stagione e senza 3/4 di attacco, per la prima volta con una sola punta. Eppure l’Avellino quasi ci sorprendeva ancora una volta dopo una bella rincorsa che durava da 5 turni: per tutto il primo tempo i ragazzi di Tesser hanno fatto la partita mettendo alle corde il Crotone, hanno giocato un buon calcio mostrando buone trame e non hanno trovato la rete per scarsa incisività in attacco, stavolta giustificata dalla mancanza di attaccanti, tolto Mokulu che però si è sacrificato molto anche in fase di costruzione. Purtroppo si è rivisto l’Avellino delle prime giornate di campionato, quello che costruiva senza concretizzare, e il gol del vantaggio crotonese è stato quasi una doccia fredda, un “gollonzo” che ha premiato oltremodo un Crotone che aveva fatto poco fino a quel momento penalizzando al contempo oltremodo un Avellino al quale sarebbe stato stretto anche un punto all’intervallo. A fine primo tempo si sono contati quindi 4 tentativi a rete dei biancoverdi, di cui uno nello specchio della porta, e uno solo del Crotone, la rete del vantaggio appunto.

Un gol però pesantissimo perché ha sbloccato mentalmente il Crotone, che forse non si aspettava una partenza così lanciata da parte dei biancoverdi. Non ci sono infatti state le tradizionali fasi di studio della partita ma Tesser ha preferito attaccare subito gli avversari, con grinta e pressing alto. La rete, seppur fortuita, ha liberato la mente dei giocatori che così hanno potuto cominciare a giocare come preferiscono e sanno, cambiando totalmente volto alla partita. Nel secondo tempo si è visto infatti solo Crotone e per l’Avellino non c’è stato nulla da fare, esclusa la rete della bandiera di Insigne. Ecco, forse se fosse stato l’Avellino a sbloccare per primo la gara si sarebbe visto un epilogo diverso, andare all’intervallo in vantaggio di dà uno slancio enorme e ti permette di affrontare la ripresa in maniera diversa, l’Avellino avrebbe potuto controllare e il Crotone avrebbe dovuto rincorrere. Invece è accaduto l’opposto con i Lupi che giocoforza si sono dovuti sbilanciare, e negli spazi il Crotone si è rivelato letale.

Ma non ci interessa in questa fase parlare di Avellino che lotterà per la salvezza o per i playoff, troppe giornate mancano ancora per stabilire i veri equilibri, magari con tutti gli attaccanti a disposizione sarebbe andata diversamente, magari tra un mese con il rientro di Castaldo sarà un altro Avellino. Intanto ci basta sapere che la squadra è viva e anche oggi lo ha dimostrato, resta un gradino sopra la zona playout e ora avrà un calendario più agevole. Nessun danno quindi da una trasferta difficile, si torna a lavorare ripartendo da quanto di buono fatto vedere nel primo tempo, domenica contro il Latina sarà l’occasione per riprendere la corsa, solo interrotta a Crotone.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 novembre 2015 alle 23:15
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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