Iniziamo l’analisi di questa entusiasmante vittoria sul Bologna con una doverosa precisazione: appena due settimane fa, da queste stesse colonne, titolavo “Non prendiamoci in giro: l’Avellino è in crisi”, titolo volutamente provocatorio al termine dell’ennesima brutta prestazione, una nuova sconfitta casalinga contro il Crotone ultimo in classifica, e una squadra che sembrava non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Il cronista ha il dovere di raccontare i fatti così come li vede, spiegavo, e obiettivamente l’Avellino era in crisi di risultati. Dopo la gara di Pescara avevo parlato di segnali di ripresa, anche se era arrivato un altro zero a zero. E con la stessa serenità e convinzione che nel nostro lavoro bisogna descrivere i fatti il più aderenti possibili alla realtà, affermo che dopo questa bella vittoria la crisi può dirsi finalmente conclusa.

Infortuni? Squalifiche? Sfortuna? Il motivo di quel mese nero non posso saperlo, non vivo da dentro la realtà della squadra, è compito dell’allenatore individuare gli elemento negativi e trovare il modo di superarli, ma contro il Bologna di fatto, con 4 assenze importanti (Gomis, D’Angelo, Ely, Schiavon) la squadra ha ritrovato smalto e brillantezza, ha messo continuamente in difficoltà il Bologna, ha creato e ha sofferto, ha saputo stringere i denti e ha colpito al momento giusto. Forse non ha saputo chiudere la partita in 11 contro 9 ma è tornata quella squadra che esalta e diverte. Quello che era mancato nelle ultime 5 partite. Forse è anche vero il dubbio che avevo sollevato nel suddetto editoriale, cioè che questa squadra di esalta con le grandi e pecca un po’ di supponenza con le piccole, magari rilassandosi inconsapevolmente pensando di avere vita più facile: fatto sta che i Lupi hanno vinto con tutte e tre le retrocesse dalla serie A, Livorno, Catania e ora Bologna.

La speranza è che questa ritrovata forma e il mese nero che pare finito siano di insegnamento per il futuro, e si riparta da questo spirito anche in partite sulla carta più abbordabili, per evitare altre prestazioni come quelle contro Vicenza, Entella o Crotone. Al Partenio si è visto un gran bel calcio e non solo per la presenza del Bologna ma anche grazie all’Avellino. E la festa dei tifosi a partita ampiamente conclusa ne è la testimonianza.

A proposito di tifosi: una chiosa finale sulla questione logo va fatta. Pare che ci sia finalmente l’accordo con Mario Dell’Anno, possessore dello storico logo US che ha spaccato parte della tifoseria, per la restituzione del marchio ai tifosi stessi che dovrebbero consegnarlo alla società per apporlo sulle maglie nella prossima stagione. Si attende solo l’ufficialità ma sarebbe un ulteriore tassello verso una definitiva comunione d’intenti che può solo portare ulteriore vantaggi a una società che finora in campo ha fatto vedere solo cose egregie.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 19 dicembre 2014 alle 23:45
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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