La luce di una nuova alba sta rischiarando il cielo dell’Avellino. Una nuova era, un nuovo corso, un progetto sul quale costruire un futuro basato sulla fame dei giovani e sull’esperienza di chi le insidie della Serie B ha imparato a conoscerle da tempo. L’Avellino ha le idee chiare. Baci e abbracci ad Attilio Tesser, che mai ha legato totalmente con la dirigenza biancoverde. Il ritorno in pompa magna e il pubblico dalla sua parte non sono bastati al tecnico veneto per strappare quella riconferma che, in cuor suo, sperava di ottenere.

Il nuovo Avellino avrà le sembianze di Mimmo Toscano, pronto a rimettersi in gioco dopo l’esperienza negativa alla Ternana suggellata dalle dimissioni arrivate alla quarta giornata di campionato per divergenze con gli uomini della società umbra. Il curriculum del trainer calabrese vanta una doppia promozione dalla Serie D alla Prima Divisione col Cosenza; una promozione in Serie B con la Ternana e un altro salto in cadetteria con il Novara. E' un vincente al quale non resta che affermarsi in una categoria che ha vissuto solo di passaggio, ma nella quale ha dimostrato di saperci stare (vedi il nono posto finale alla guida della Ternana nella stagione 2012-2013).

L’Avellino riparte da un allenatore con un carattere deciso, più pronunciato rispetto a quello di Tesser. Il “Cannibale” è un soprannome cucito a perfezione sulla pelle di Toscano. Riparte da un progetto a lunga gittata, su base triennale, nel corso del quale perfezionare in primis la permanenza in categoria e poi gettare le basi per costruire un sogno, sfiorato la passata stagione, e mai del tutto scivolato via dai pensieri del presidente Taccone: la Serie A. L’Avellino che verrà, vuol far suo l’esempio del Crotone.

La ricerca di calciatori giovani provenienti dai migliori vivai di club di massima Serie è appena iniziata. Toscano e il direttore sportivo Enzo De Vito sono in Emilia per visionare i talenti delle Primavera di Roma, Juventus, Inter, Atalanta ed Empoli. Intanto alla voce acquisti figurano già i nomi di Stephane Omeonga e Idrissa Camara. Poi si procederà alle riconferme dei punti cardine: da Frattali a Castaldo, da Biraschi a Gavazzi, passando per Migliorini, Jidayi, Arini, Paghera, capitan D’Angelo e Mokulu.

Si ripartirà con l’intenzione di sbagliare il meno possibile, di scegliere un obiettivo chiaro e portarlo avanti fino a fine stagione, con l’unità di intenti tra dirigenza, staff tecnico e squadra che dovrà fare la differenza. Si ripartirà dalla passione e dal calore della gente d’Irpinia. L’Avellino sa che sull’amore dei suoi tifosi potrà sempre contare. E questo è già un ottimo inizio.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 29 maggio 2016 alle 11:59
Autore: Carmine Roca
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