"Attenti al Lupo, wooooooooooh". O buuuuuuh. Non lo ricordo mai. La canzone è quella, l'avete capita bene. Il grande Lucio Dalla manco l'avesse fatta apposta per questi momenti. Momenti ovviamente belli per l'Avellino e meno belli per gli avversari di un Lupo che alza la testa, guarda la luna e ulula dopo aver azzannato l'avversario. Il Livorno però ha spaventato l'Avellino in più di una circostanza, e un signore che alla vigilia era in forte dubbio, un tale Pierluigi Frattali, ha deciso di chiudere la saracinesca la maggior parte delle volte dicendo: "Oggi è chiuso, tornate domani". Sulla rete di Vergara, ex che il vizio del gol non sa nemmeno cosa sia, ci ha potuto fare poco, ma oggi possiamo affermare ancora una volta di più quanto sia determinante quel tipo tra i pali, in completo giallo sgargiante. Ma non soffermiamoci sul singolo. L'Avellino aveva bisogno di trovare nuovamente una vittoria e incassare tre punti. Non importava come, importava solamente farlo. Per fortuna, quindi, che il punteggio ha sorriso agli irpini che hanno goduto dei gol dei due attaccanti oggi in campo. Tavano e Mokulu. La marcatura di Ciccio Tavano, ora, non me ne voglia, mi sembra un tantinello fortunosa. Anche se il giocatore questi colpi li ha sempre avuti. Ma figuriamoci, ciò che conta è che la palla sia entrata e sicuramente mi sbaglierò. Mokulu, poi, dopo aver corso su tutto il fronte offensivo e aver spaventato i tifosi per un brutto movimento della caviglia con annessa disperazione da parte del belga, è rientrato in campo più cattivo e ci ha messo lo zampino andando a piazzare il pallone lì dove Pinsoglio proprio non ha potuto farci niente. Avellino Castaldo-dipendente? Assolutamente no. Per un due motivi. Castaldo ha realizzato solo tre reti finora. Castaldo oggi non c'era. Un appunto, però, mi sento proprio di farlo e riguarda la difesa. Oggi magari ha retto abbastanza bene, anche se San Frattali ci ha messo più di una pezza.

Però la retroguardia irpina subisce gol a grappoli e probabilmente nel mercato di gennaio qualcosa non è stato fatto come si doveva. Migliorini è arrivato. Investimento importante che forse e dico forse, non sta dando subito i suoi frutti come ci si aspettava. Pucino non rappresenta una garanzia per ciò che ha fatto vedere fino a questo momento e probabilmente si pecca ancora un po' nel pacchetto arretrato. Per carità, è una osservazione. Però i numeri parlano chiaramente. Si segna sempre, ma si concede anche, troppo in alcuni casi. E allora il buon Tesser fa quello che può e oggi Panucci proprio non lo ha digerito. Si sono beccati un paio di volte durante la partita, poi anche in conferenza. L'allenatore del Livorno è sempre stato un soggetto abbastanza irascibile. Polemico, insomma. Sia da giocatore che ora da mister. Attilio (uno di noi) ha subito risposto per le rime alle recriminazioni del titolato ex difensore ricordandogli che nel match di andata l'espulsione e il rigore a favore dei toscani l'aveva vista solamente l'arbitro.
Comunque, per non portarla alla lunga (so che siamo nel weekend e avete fretta di uscire) l'Avellino si è riportato a due punti dalla zona playoff, il che non deve essere una ossessione, ma si può guardare quella griglia con la coda dell'occhio, quasi con indifferenza. Come a dire "non succede e non succede, ma se succede…".

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 febbraio 2016 alle 20:04
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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