Ripresa del cammino doveva esserci e ripresa è stata contro il Novara. L'Avellino torna a incamerare punti contro la compagine di Boscaglia al termine di una gara dura e combattuta, in cui il pari è probabilmente davvero il risultato più giusto. Ma l'atteggiamento dei calciatori biancoverdi al termine del match la dice tutta, seduti a terra con sguardo perso come se avessero perso. Perché l'Avellino questa gara voleva e poteva vincerla, ci ha provato fino alla fine, soprattutto alla fine, quando ha schiacciato il Novara nella propria area di rigore, senza però riuscire a trovare la via del gol. C'è anche da dire che poco prima Sansone scivola proprio al momento di battere a rete a tu per tu con Radunovic, e se ciò non fosse accaduto forse staremmo commentando una sconfitta immeritata.

Ecco perché, per quello che hanno fatto vedere Avellino e Novara, il pari può starci. Una bella partita, accesa e aperta, che poteva finire con qualunque risultato, in cui nessuna ha fatto barricate giocando a viso aperto a vantaggio della spettacolo. E il tabellino parla da solo: un gol dopo appena dieci minuti di Macheda che devia, in posizione regolare, un tiro da fuori di Casarini, un rigore reclamato dal Novara in finale di prima frazione, cinque ammoniti tra le fila piemontesi, un gol annullato per posizione irregolare di Djimsiti prima del tacco di Ardemagni, un rigore dato ad Ardemagni e trasformato dallo stesso attaccante, che sale a quota 10. Una giornata faticosa per l'arbitro Ros che però, rispetto al collega di sette giorni fa, sembra prendere sempre la decisione corretta.

Ecco se sette giorni fa l'Avellino aveva disputato una delle migliori partite della stagione ma portato a casa zero punti per via di una direzione arbitrale più che discutibile, contro il Novara ha confermato che lo 0-5 contro il Perugia è stato solo un incidente di percorso; l'Avellino di Novellino non si è mai fermato e ha ripreso la corsa verso la salvezza. A far ben sperare, come si diceva, è l'atteggiamento della squadra, lo stesso che ha permesso di inanellare i 9 risultati utili consecutivi, e che ora ricomincia anche a produrre punti. Certo i tre punti avrebbero in parte mitigato le ingiustizie contro lo Spezia, ma almeno tornare a muovere la classifica fa morale e avvicina la quota salvezza, specie in previsione del verdetto sulle presunte combine del 2014.

Ma non è questo il momento di pensarci, bisogna solo ripartire dall'ennesima buona prestazione e continuare su questa strada, penalizzazione o meno l'Avellino ha tutte le carte in regola (e lo meriterebbe senza dubbio) per salvarsi.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 18 marzo 2017 alle 17:20
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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