"A Carnevale ogni scherzo vale". Lo abbiamo sentito dire milioni di volte sin da bambini. Un detto famosissimo che ti costringeva a restare in silenzio quando proprio nel periodo più folkloristico dell'anno qualcuno ti faceva uno scherzetto anche di quelli tosti. L'Avellino lo scherzo lo ha fatto al Frosinone, che al Partenio-Lombardi ci era venuto per vincere, con le idee chiare insomma. E invece niente. Stellone si è ritrovato davanti una squadra arcigna, gagliarda e determinata. Forse il più bell'Avellino del campionato, in vantaggio già dopo cinque minuti di gioco. Scatto alla Bolt di Mokulu in area, Russo in bambola e calcione all'addome che costa il rigore ai ciociari. Freddezza stile Eschimese e vantaggio biancoverde. "Tutto molto bello" direbbe il grande Bruno Pizzul in un pomeriggio in cui i ragazzotti di Rastelli hanno annichilito una compagine che navigava in buone acque, a un solo punto di svantaggio. Il tecnico avellinese ha spiazzato tutti. D'altronde è un uomo di parola. E ieri in sala stampa lo aveva praticamente annunciando sfottendo i giornalisti presenti: "Domani la formazione non la azzeccate". Aveva già in mente il mezzo forfait di Castaldo e Sbaffo dietro le due punte. Sbaffo, poi, ha fornito una prestazione convincente. Delizia del mercato di gennaio. Capace di spaccare la difesa gialloblù in più di un'occasione. C'è anche da considerare che l'intesa con i due bomber "nuovi" di zecca non è ancora eccellente. Quindi, ci sono ampi margini di miglioramento. Ebbene sì. Passi avanti da gigante per l'undici irpino che ha centrato il terzo successo di fila, battendo soprattutto Spezia e, appunto, Frosinone. Alla faccia di Lupoli che ha definito l'Avellino difensivista.

Con le grandi non si sbaglia mai, probabilmente perchè nello spogliatoio di Via Zoccolari c'è un'arietta importante: mentalità vincente. Affamati, in campo, spesso, per non dire sempre. Perchè l'Avellino qualche scivolone se l'è concesso. Un po' di relax lo pretendono tutti. E' stata comunque una vittoria schiacciante. Di quelle che magari non ti aspetti perchè l'avversario è comunque di quelli duri a morire. Abbiamo visto tutto. Dagli esordi, ai gol agli esordi. Dal capitano che fa l'inchino alla Curva. Già, la stessa Curva che Rastelli ringrazia ogni volta che ne ha l'occasione. Encomiabili, sempre presenti, ma non in gran numero come lo scorso anno. Poco importa, perchè il Lupo c'è e vola in alto, sempre volando basso. Domenica ad ora di pranzo si va a Livorno sognano il terzo posto. Con questa cattivera agonistica si può, ma non montiamoci la testa. C'è Lotito.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 febbraio 2015 alle 17:28
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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