Si chiude senza alcun botto a sensazione l'ultimo giorno di mercato dell'Avellino. Dopotutto le strategie erano chiare già da giorni: si sarebbe saliti a Milano con l'obiettivo di chiudere con Bastien a centrocampo e trovare una punta in sostituzione di Pozzebon, e così è stato. In mezzo il tentativo di disturbo del Palermo per Trotta che però non si è mai materializzato: nonostante gli apprezzamenti concreti manifestati più volte da parte rosanero, in ultimo dal tecnico Iachini, ha prevalso la volontà di Taccone di trattenere il suo gioiello resistendo a tutte le tentazioni. "Totta resta per portarci in Serie A" ha spiegato il presidente, e i tifosi ringraziano.

Ci si aspettava forse qualcosa in più da quest'ultima giornata, qualche emozione in più soprattutto nel reparto avanzato che ha fatto registrare il solo arrivo del promettente Napol dall'Atalanta, altro belga in squadra, che andrà a crescere alle spalle di Trotta, Tavano, Castaldo, Mokulu e Insigne. Dopotutto non si poteva certo puntare su un grande nome spiegandogli poi che avrebbe dovuto sgomitare per trovare posto in questa squadra. Più ovvio un giovane Under, necessario anche per il regolamento, a far numero in avanti, e chissà che non esploda proprio in biancoverde.

Riguardo a Bastien, qualcuno ha storto un po' il naso parlando di altra scommessa, giocatore semi-sconosciuto. A mio avviso un ragazzo di 19 anni proveniente da una squadra di caratura internazionale come l'Anderlecht, che vale già 4 milioni (cifra stabilita per l'eventuale riscatto dal prestito) e che ha esperienza internazionale con la Youth League non è un innesto da disprezzare per la cadetteria. Se lo volevano anche il Liverpool e alter big europee un motivo ci sarà e sarà come al solito al campo a dimostrare se Taccone, "innamorato" omai del calcio belga, ci ha visto ancora una volta bene. A convincere definitivamente i dirigenti biancoverdi è stata la sua prestazione in amichevole contro la Dinamo Kiev qualche giorno fa, e di lui si dice un gran bene.

Nulla di fatto in uscita: Schiavon pur corteggiato resta, Tutino rimane da separato in casa anche se contro il Cosenza si sono visti segnali di disgelo, così come resta Togni. Dopotutto la dirigenza è sempre stata chiara: squadra completa per il ritiro in modo da permettere a Tesser di lavorare con calma, in questi ultimi giorni solo qualche ritocco, e così è stato.

Ora parola al campo, domenica c'è già la partita più attesa dell'anno, si va a Salerno e cominciare col piede giusto sarà fondamentale.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 31 agosto 2015 alle 23:46
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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