Qualcuno dica agli uomini verdi (non di certo Hulk) che non era una passeggiata. Non lo era perché i tifosi sugli spalti a Chiavari (Liguria, quindi lontano), erano circa 250. E la mancanza di rispetto vista oggi da parte dei giocatori dell'Avellino, nei confronti, lo ribadisco dei sostenitori che si sono sobbarcati viaggi e spese, è stata davvero enorme. Siamo d'accordo che la salvezza è stata raggiunta. E quanto abbiamo penato per raggiungerla, ma vabbè. Siamo d'accordo che l'Entella avesse maggiori motivazioni perché beati loro probabilmente andranno a giocarsi i playoff, ma un minimo di decenza ogni tanto, non dico sempre, ci vuole. A maggior ragione perché la posta in palio per l'Avellino non era alta, anzi, non esisteva. Bisognava onorare il campionato e prendendo quattro schiaffi di questa portata di certo non lo si è fatto. Voglio semplicemente ricordare a qualcuno che critica Rastelli in ogni angolo del pianeta, che l'ex allenatore dell'Avellino ha già conquistato la Serie A con il Cagliari ed ha affrontato una formazione che si gioca la salvezza, ma in conferenza aveva annunciato che per principio e serietà avrebbero giocato la partita al massimo: così è stato. Tralasciando Cagliari, che molto poco ci interessa, Offredi (diventato per il telecronista Sky Odifreddi per 45' e non sappiamo il perché) e compagni hanno fatto molto poco per salvare l'onore. Erano in ciabatte, senza tenere conto di coloro che sventolavano le bandiere biancoverdi dall'altra parte del campo. Tesser ha ragione quando parla di figuraccia. E ha ragione quando dice "meno male che siamo già salvi".

E' come se il tecnico avesse capito che i giocatori non ne hanno più, nè nelle gambe, nè nella testa. E' il capolinea, più di questo, l'Avellino 2015/16 non poteva fare. I giocatori si sono rivelati per quello che sono realmente e la difesa è la peggiore del campionato, pur cambiando quasi ogni sabato gli interpreti. Facciamoci il segno della croce e speriamo che il prossimo anno sia un tantino migliore.
Si sente già parlare di toto-allenatore. Io personalmente avrei tenuto Tesser perché ha dimostrato di saperci fare anche commettendo errori che tutti gli esseri umani commettono. Toscano, Boscaglia, Tizio e Caio. Poco importa. L'importante è che chi viene ad Avellino metta le cose in chiaro con i vertici societari dal primo momento. Basta sbandierare, è tempo di essere concreti. Salvezza? Salvezza! Senza esonerare chi sta compiendo il proprio dovere e ciò che gli viene chiesto.
Avellino vuole di più e probabilmente fare meglio di quest'anno non dovrà essere molto difficile. Ma nel calcio mai dire mai.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 maggio 2016 alle 20:05
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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