Un’altra vittoria mancata di un soffio. A guardare questo deficitario avvio dei campionato viene quasi da dire “l’anno scorso queste partite le avremmo vinte”. Discorso semplicistico è vero, ma volendo scendere nei dettagli, la squadra gioca e crea, merita spesso la vittoria, dove sta la differenza rispetto allo scorso campionato quando con cinismo si portavano a casa risultati anche clamorosi? Semplice, negli errori. Nel calcio vince anche chi sbaglia meno, e l’Avellino anche contro il Brescia ha dimostrato di avere lacune anche importanti. La squadra è cambiata molto rispetto alla scorsa stagione, la difesa è totalmente nuova e non è un caso che gli errori principali si commettano lì dietro. Kupisz è stato lasciato libero di tirare a rete ben due volte in 4 minuti, e nel finale se non ci avesse pensato Frattali, Caracciolo avrebbe trovato la rete del 4-3.

Ma gli errori sono anche in attacco, magari prima trovavi un Castaldo in giornata di grazia che con una giocata risolveva le partite, stasera Trotta che pure ha il gol nel sangue ha fallito un colpo di testa facile facile che poteva siglare il 4-3. Poco prima Mokulu è stato sfortunato con Minelli che gli ha deviato la conclusione sul palo. Una mole incredibile di palle gol, se ci mettiamo anche altri interventi decisivi di Minelli, che andrebbero sfruttate diversamente. Dalla cintola in su è un grande Avellino, che forse crea anche più dello scorso anno, ma se poi questo sforzo offensivo non viene supportato a dovere nelle retrovie finisce che si prendono in casa 3 gol dal Brescia e 4 dal Vicenza…

E poi c’è un’altra categoria di errori, quelli che fanno arrabbiare maggiormente perché dovrebbero essere neutrali rispetto al gioco, ovvero quelli arbitrali. Inutile dilungarsi sulla lunga lista culminata con il rigore di Livorno, ma anche contro il Brescia si è vista una terna distratta, da una parte e dall’altra. Nel primo tempo sono state fischiate un paio di posizioni di fuorigioco, una per parte, che la moviola ha dimostrato non esserci (anche se nello specifico Minelli aveva fermato Tavano). Dubbi sulla posizione di Trotta pescato in fuorigioco a inizio ripresa mentre c’era nel finale un fallo gigantesco su Bastien al limite dell’area non sanzionato. Tesser ha protestato anche per un fallo di mano in area che però è sembrato più schiena. Errori meno vistosi del passato, certo, ma pur sempre errori che continuano a verificarsi.

Infine una notazione su Bastien: ogni volta che questo ragazzo entra dalla panchina fa vedere cose straordinarie, oggi ha trovato un gol da cineteca che ha fatto esplodere il Partenio ed evitare una cocente sconfitta. Se giocherà con questa continuità anche 90 minuti, Avellino avrà scoperto un nuovo talento europeo, ne siamo certi.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 16 ottobre 2015 alle 23:19
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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