L'Avellino sembra davvero non esserci più. Dopo i brutti pareggi con Varese e Virtus Entella, i ragazzi di Rastelli sfoderano un'altra prestazione a dir poco scialba e perdono 2-0 in casa del Crotone. Intanto anche il piazzamento playoff, che fino a qualche settimana fa sembrava essere addirittura riduttivo, sta scivolando via dalle mani. Il perchè di una simile involuzione di risultati e gioco, ma soprattutto di "carattere" è difficile da spiegare. Anche contro la squadra di Drago, l'Avellino, nonostante un buon avvio e nonostante le due decisioni a dir poco dubbie da parte dell'arbitro Nasca (il rigore assegnato ai padroni di casa è molto meno evidente rispetto a quello non fischiato ai danni di Comi) ha faticato tremendamente a costruire gioco e reagire. La squdra allenata da Rastelli nella ripresa è infatti sembrata incapace di rendersi pericolosa, faticando anche di arrivare nell'area di rigore avversaria. Sicuramente le tante assenze in attacco hanno complicato le cose, ma è da troppe gare che la sterilità offensiva biancoverde è davvero degna di nota. 

Di questo passo, nonostante il Livorno non riesca a dare un deciso cambio di passo al proprio campionato e nonostante la classifica inviti a crederci ancora, anche quest'anno i playoff andranno a farsi benedire. Ciò che, per ora, lascia poche speranze è la mancanza di idee, ma soprattutto di mordente che sta caratterizzando ormai da diverse partite questa squadra. Anche quando le cose andavano alla grande Castaldo e compagni non si facevano notare per il bel gioco, ma mettevano in campo tutto quello che avevano, in particolare era una grinta pazzesca a caratterizzarli. Adesso che questa grinta è venuta a mancare i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Siamo sicuri che i calciatori e tutta la società sono i primi a soffrire per questa situazione, ma è ora di ritrovare quella grinta. Almeno per tener ancora vive le ultime speranze.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 28 aprile 2015 alle 23:15
Autore: Pasquale Nappo
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