Si fa davvero fatica a decifrare l'Avellino di quest'inizio di girone di ritorno. Quattro partite molto diverse l'una dall'altra che non ci hanno ancora permesso di capire cosa sta accadendo a questa squadra. Dopo la sconfitta di Novara e i brutti 70 minuti della partita contro il Latina, era comune l'idea che il peggio fosse passato. La reazione finale contro i pontini e la grande prova di Terni, infatti, avevano convinto che presto i lupi sarebbero tornati al successo. L'Avellino, invece, contro il Lanciano ha disputato la peggiore partita della gestione Rastelli e le colpe di questo pesante ko vanno attribuite senza dubbio anche al tecnico campano. Le assenze hanno pesato, non c'è dubbio, ma le sue scelte oggi hanno davvero fatto discutere. Dal punto di vista del modulo, non sarebbe stato il caso di insistere sul 3-5-2 e di schierare sulla destra, in una posizione di campo che non gli appartiene, un esordiente nella categoria come Pizza. Anche Togni e Abero probabilmente non andavano gettati nella mischia dal primo minuto. Due giocatori che negli ultimi mesi sono stati lontani dal terreno di gioco andrebbero, forse, inseriti in squadra poco alla volta. Sta di fatto che l'Avellino ha letteralmente regalato il primo tempo agli abruzzesi. Le sostituzioni e i continui cambi di posizione ad alcuni giocatori non hanno fatto altro che aumentare la confusione.


E' doveroso e lecito, comunque, continuare a credere in Rastelli che, una volta recuperati anche gli acciaccati, saprà sicuramente toccare le corde giuste e incitare i suoi ad una pronta reazione. La sconfitta è stata pesante ma nulla è perduto. Il pubblico ha dimostrato grande maturità a fine gara, applaudendo la squadra nonostante la pessima prestazione. Un passo falso, infatti, non può e non deve rovinare quanto di buono l'Avellino ha fatto vedere fino ad ora. E' un momento difficile dal quale bisogna uscire il prima possibile. Facciamo affidamento alle parole che spesso ha usato il diesse De Vito quando ha detto che, nel bene o nel male, è necessario che le tre componenti, squadra, tifosi e stampa, mantengano unità e coesione e continuino a remare dalla stessa parte. L'Avellino sarà atteso da un ciclo di partite davvero duro e forse saranno proprio le prossime giornate a dire dove davvero questa squadra potrà arrivare.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 febbraio 2014 alle 18:25
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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