"Caro Babbo Natale, ti chiedo gli straordinari, armati di slitta e renne e anche se con due giorni di ritardo fammi un bel regalo. Portami tre punti da Cesena, perchè il mio Avellino possa centrare la quinta vittoria consecutiva". Ora, probabilmente non è stata proprio questa la letterina scritta dai tifosi biancoverdi ma lasciamo spazio un po' all'immaginazione. Sta di fatto che quel buontempone vestito di rosso il regalo agli irpini lo ha fatto per davvero, un po' per demerito del Cesena, un po' per uno stato di forma eccellente della squadra di Tesser, che ora, ovviamente e spudoratamente gongola e guarda dall'alto verso il basso tutti coloro che lo avevano screditato sin dalla prima giornata di campionato. Scelte sbagliate, incapacità di leggere la partita e bla bla bla. Insomma, al tecnico di Montebelluna ne sono state dette di tutti i colori. Adesso no, adesso viene osannato. Ma signori miei il calcio è bello proprio per questo. Non c'è una scienza esatta, non ci sono regole. Sia per i calciatori (Mokulu, Insigne, Jidayi), sia per gli allenatori. Un vecchio detto calcistico recita così: "Palo gol sei un campione, palo fuori sei un pippone". Noi, intanto, ci godiamo la classifica dell'Avellino e del resto ce ne infischiamo perchè una vittoria in rimonta su un campo molto difficile e tradizionalmente ostico per i biancoverdi conta tantissimo. Pesa per il morale, per cominciare il 2016 con uno spirito diverso e soprattutto una consapevolezza diversa.

Tesser ha mangiato il panettone, e lo ha pure digerito probabilmente quando Arini è stato espulso per un metro di giudizio francamente discutibile del signor Abisso, un esordiente per la cadetteria, che ha voluto lasciare un po' il segno nella sua prima gara. Momento di gloria raggiunto. E andiamo avanti. Anche in dieci l'Avellino ha tenuto botta grazie a un Castaldo che ha ormai costretto gli addetti ai lavori a inventare aggettivi nuovi, perchè in quattro anni li abbiamo praticamente esauriti. La sua assenza si fa sentire, la sua presenza ancora di più. E' un leader e con lui in campo la squadra rende doppiamente meglio. E' un caso che le cinque vittorie siano contemporanee al suo rientro? No! Ma vogliamo fare i nostri complimenti a tutta la squadra e alla dirigenza? Vogliamo rendere merito chiudendo un 2015 eccezionale? Sì, lo facciamo. E' stato un anno di grandi gioie e anche di difficoltà, sì, ma l'Avellino ci ha fatto godere con programmazione, organizzazione e passione. Ma sopra ogni cosa, la competenza. Onore al merito, una volta tanto e vanno bene anche le critiche. Aiutano a stimolare. Ma possono servire da lezione: mai giudicare troppo presto. Complimenti a mister Tesser: una persona squisita, gentile e mai sopra le righe. E il lavoro, l'umiltà e il sacrificio alla fine pagano sempre. Ora tutti sul carro dell'Avellino, che è pur vero non ha fatto ancora nulla, però queste feste avranno un sapore di sicuro speciale con il piazzamento in zona playoff. Tra qualche giorno spazio al mercato, con i Re Magi Taccone-De Vito che dovranno portare doni importanti alla rosa irpina, che necessita comunque di rinforzi. Ben venga Masiello se fisicamente integro. Ben venga Sbaffo se con la testa a posto. Da valutare con attenzione la presunta cessione di Trotta. Si riprende il 16 gennaio contro la Salernitana, per continuare la marcia positiva. Servirà togliersi gli schiaffi dalla faccia del girone di andata. Con questo spirito si può. Si può tutto. E un'altra cosa: chi l'ha detto che Babbo Natale non esiste? Bugiardi!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 dicembre 2015 alle 17:25
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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