Ammettetelo, tutti! In queste feste ci avete dato dentro come non mai a tavola e il calcio vi sarà pure mancato, ma di certo non quanto un pandoro o un roccocò. Ma avete fatto bene, le pause servono anche a questo, per staccare la spina, per diventare compagno di merenda con un tifoso di un'altra squadra, che durante il campionato proprio non è Mr. Simpatia in persona. E comunque, ridendo, scherzando e mangiando si è aperto anche il mercato di riparazione. Ecco, riparazione. Vuol dire aggiustare e non stravolgere, altrimenti nei tre mesi estivi che cosa si è fatto? E' un concetto forse non facile da capire per coloro che vorrebbero alla corte di Tesser almeno dieci giocatori per il solo gusto di pronunciare la famosa frase "Taccone caccia i soldi". Non so se tra le varie abbuffate, nel periodo in cui ognuno di voi si chiede se sia davvero il caso di iscriversi in palestra per "smaltire" i chili di troppo, vi siete accorti che l'Avellino ha operato già abbondandemente bene in fase di mercato regalando al tecnico tre pedine importanti liberandosi di chi non rientrava nei piani, almeno per questo campionato. Sottovoce, sottotraccia è arrivato un giocatore preziosissimo, quel Paghera che giaceva sul taccuino di molte altre società cadette. Enzo De Vito e Max Taccone lo hanno arpionato e portato in Irpinia. Farà la differenza, permettetemi di sbilanciarmi. Sbaffo e Pucino, poi sono due elementi che vanno ad arricchire la qualità nella rosa biancoverde. Innesti utili, ponderati e intelligenti. Saranno protagonisti già nel derby del 16 gennaio contro la Salernitana. Ed è qui che non vedevo l'ora di aprire una bella parentesi, forse anche qualcosina in più di una semplice parentesi. Da cosa vogliamo cominciare? Ah sì, dagli occasionali. Quei tifosi che non hanno il diritto di acquistare il biglietto se nelle precedenti gare non si sono recati allo stadio. Ma ve l'immaginate al botteghino? Si guardano intorno, con aria sospetta, magari pensano: "Se qualcuno mi vedesse penserebbe che sono un occasionale. Meglio fare in fretta". Poverini. E vabbè ma il calcio da queste parti è così. Se vai allo stadio sei occasionale, se non ci vai preferisci stare comodo sulla poltrona. E quindi cosa bisogna fare? Boh! La risposta al momento non c'è, magari nel prossimo editoriale saprò dirvi di più. Ma ben vengano tutti. E a chi accusa la Befana avrebbe dovuto portare un chilo di carbone.

Alla Salernitana è però legato anche la trattativa in uscita che ha fatto più discutere, quella di Zito ovviamente. L'ex Ternana si è visto sventolare sotto il naso un bel contrattone di tre anni a cifre forse esagerate. Cosa avreste fatto al suo posto? Non era mica una bandiera dell'Avellino. In Irpinia ha sostato un anno e mezzo. Siate gentili. E poi il rendimento è stato senza dubbio altalenante. Inutile fischiare, disperarsi e dare tanta importanza a cose futili. Ah e un'altra cosa, quasi la dimenticavo: la famosa apertura della Curva Nord, che ogni qualvolta (ovvero una volta all'anno) sembra esserci il pienone allo stadio tutti recriminano l'inagibilità del settore. La domanda è questa: se nemmeno la Curva Sud viene riempita ogni sabato pomeriggio, a cosa serve spendere soldi per riaprire una curva che non verrebbe occupata nemmeno al 10%?
Un plauso comunque ai sostenitori che tiferanno Avellino sabato prossimo, perchè il Lupo ha sempre costante bisogno del suo pubblico. Un pubblico che fa innamorare in ogni parte d'Italia per la sua passione e l'entusiasmo che regala ai giocatori in ogni partita. Per concludere il discorso mercato non si può non toccare il tasto Trotta. Una cosa deve essere chiara. Il ragazzo ad Avellino sta bene e magari resterebbe volentieri fino a giugno. Però se le sirene della Serie A chiamano, per uno che è abituato a giocare nell'Under 21, è difficile resisterle. Bisognerebbe legarlo come Ulisse all'albero maestro della nave quando le sirene lo tentavano nei mari. Si può fare? No! Sarebbe sequestro di persona. Quindi, la dirigenza biancoverde può farci ben poco, se non sperare di monetizzare al massimo oppure usufruire dei suoi gol per altri sei mesi. Svendere no! Guai. Al suo posto in caso di partenza arriverebbe Gianmario Comi. Per l'ariete torinese il discorso è semplice: non fa i gol di Trotta sicuramente, ma è uno che si fa apprezzare molto in campo. Ed abbiamo imparato a conoscerlo nella stagione passata. Non ci resta che attendere, magari un altro colpo in difesa, dove urge un centrale importante che possa guidare la ciurma. Troppi sono stati i gol subiti e lo sanno bene gli scommettitori che ormai l'over all'Avellino nemmeno lo quotavano più. Per il resto, tutto bene. Sabato prossimo sarà un derby infuocato, si spera sempre nella massima correttezza con spettacolo sia in campo che sugli spalti. Buone feste fatte!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 09 gennaio 2016 alle 14:32
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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