Quattro giornate sono forse poche per fare un primo bilancio ma la sensazione è che ci troviamo di fronte ad un campionato non così tanto diverso rispetto a quello dello scorso anno. Le big fanno fatica ad emergere, le neopromosse (tranne l'Entella) stanno facendo benissimo. Il super favorito Catania ha già cambiato allenatore e non ha ancora trovato i primi tre punti. Anche le altre due retrocesse stanno arrancando, segno che non è mai facile riadattarsi ad un campionato rognoso e complicato quale quello di Serie B. L'Avellino, partito con tante aspettative ma non con i favori del pronostico per quanto concerne la vittoria finale del campionato, non ha entusiasmato nelle prime due giornate ma si è ripreso alla grande nelle successive due gare, raccogliendo un punto importante contro lo Spezia e vincendo su un campo difficile come quello del Latina. Proprio le ultime due sfide dei lupi, al cospetto di due squadre che i bookmakers danno tra le maggiore indiziate per il salto di categoria, hanno confermato che l'Avellino, se mette in campo le stesse qualità che ne hanno contraddistinto la più che positiva stagione dello scorso anno, non deve temere nessuna formazione in particolare. Certamente, ci vorrà rispetto e la giusta considerazione per qualunque avversario ma mai paura. Le parole di mister Rastelli, che nella conferenza stampa prepartita aveva paragonato il suo Avellino a Davide e il Latina a Golia, avevano forse fatto credere che sarebbe stato proibitivo pensare ad un blitz dei biancoverdi al "Francioni". Siamo, però, convinti che il trainer dei lupi, abituato a lavorare sodo in settimana e a preparare bene le gare senza trascurare alcun dettaglio, fosse consapevole della forza della sua squadra e che in cuor suo sapesse che non era proprio impossibile pensare ad un blitz in terra laziale. Parlare col senno del poi potrebbe sembrar facile ma sta di fatto che la partita di ieri ha dimostrato che in questo campionato ogni pronostico può essere ribaltato. Alla lunga le squadra costruite con budget di spessore potrebbero venir fuori ma l'Avellino ha tutte le carte in regola per dire la sua anche quest'anno. I lupi al "Francioni" hanno ribaltato alla grande, mostrando gli attributi ed una forte personalità, una gara che si era messa male. Proprio al tecnico Rastelli va il merito di aver fatto le scelte giuste, a dimostrazione che si sbaglia chi dice che non è un allenatore in grado di leggere le partite e di dare una svolta alla squadra a gara in corso. In campo ci vanno sempre i calciatori e c'è bisogno di elementi di qualità anche in panchina, elementi che quest'anno l'Avellino ha in rosa (proprio ieri ne è stata la dimostrazione) e che forse lo scorso anno non aveva. Ci sarà, ovviamente, ancora tanto da lavorare sotto diversi punti di vista ma le sensazioni sono buone. Ciò che conta è scendere in campo con umiltà ma convinti dei propri mezzi, solo così l'Avellino potrà andare lontano e stupire ancora.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 21 settembre 2014 alle 11:28
Autore: Carmine Roca / Twitter: @carm_roca
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