Vincere con nessun tiro in porta. Riesce anche questo all'Avellino che porta a termine la propria missione, vincere lo scontro diretto con il Pisa, ma ancora una volta soffrendo e non convincendo appieno. Sul gol partita è infatti decisivo il tocco di Longhi che in pratica indirizza in porta il tiro di D'Angelo, diretto forse a fil di palo dall'altra parte, spiazzando Ujkani. Si tratta dell'unico tiro pericoloso dell'Avellino in una gara molto tirata e tattica, con poche emozioni, prevedibile quando ad affrontarsi sono i due peggiori attacchi del campionato. Ma per l'Avellino però questa è una costante, i Lupi hanno giocato la solita gara che si è vista fin qui, con tanta corsa, tanto agonismo, tanta voglia di fare, ma risultando poco o nulla pericolosi in zona gol. Se non fosse stato per il suddetto tocco, forse staremmo qui a commentare un noioso 0-0.

Attenzione, l'intenzione qui non è sminuire la vittoria dell'Avellino che è come ossigeno in questo momento, salutare e meritata per certi versi. Le partite si possono vincere (e perdere) anche con una papera del portiere, un rigore inesistente (e l'Avellino ne sa qualcosa) o un autogol, e se la deviazione c'è stata è anche perché D'Angelo ha fatto partire un tiro che alla fine è risultato pericoloso e, con un po' di fortuna, decisivo. Ma analizzando la partita a 360° si sono viste purtroppo ancora le solite lacune. Stavolta non difensive, fortunatamente, anzi la coppia di centrali si è disimpegnata bene, ma offensive. 

L'Avellino manovra e costruisce bene fino a un certo punto, poi si perde. Eppure fino a qualche mese fa, al termine del mercato estivo, tutti, dai dirigenti agli addetti ai lavori, avevano etichettato il mercato dell'Avellino con voti altissimi, tra l'8 e il 9, indicando in Ardemagni la ciliegina sulla torta. Invece la realtà recita 9 gol segnati in 15 partite di campionato, con Ardemagni, D'Angelo e Verde capocannonieri con 2 gol a testa. Una rete per Castaldo, gli altri gol sono dei centrocampisti. A ben vedere a mancare quest'anno sono proprio i gol. Eppure Castaldo e Mokulu l'anno scorso sono andati in doppia cifra, Ardemagni i gol li ha sempre segnati, Verde non ha bisogno di presentazioni. Ma di incidere in zona gol non se ne parla.

Ma guardiamo anche il bicchiere mezzo pieno: l'Avellino torna a respirare al termine di una settimana molto difficile, con mister Toscano ricoverato in ospedale (al quale rinnoviamo i piu' sinceri auguri di pronta guarigione), con la dirigenza che ha mostrato apertura a una cessione della società, contestazioni in tutta la provincia e con lo spettro di penalizzazioni in classifica. La squadra ha saputo tapparsi le orecchie e sfoderare una prestazioni di carattere che ha regalato 3 punti di platino. Accontentiamoci di questo per ora, i problemi non sono certo superati ma l'Avellino al momento è fuori dalla zona play-out. La prima buona notizia dopo settimane difficili.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 19 novembre 2016 alle 17:33
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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