Un passo avanti e un passo indietro, è un nuovo ballo. Il ballo dell'Avellino mi verrebbe da dire. Innanzitutto è un piacere ritrovarmi a scrivere un editoriale. Era da tempo che non lo facevo. Ma le consegne del direttore si rispettano. Ci ritroviamo a commentare un'altra sconfitta, di nuovo, in trasferta. Ci eravamo un po' illusi dopo la bella vittoria contro lo Spezia, ma i maligni hanno sempre sottolineato che probabilmente i liguri erano stati al Partenio-Lombardi ben poca cosa, al di sotto delle possibilità degli uomini di Di Carlo. Ma si sa che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Parlandoci chiaramente, da uomini, guardiamoci negli occhi e diciamoci la verità: questo Avellino purtroppo non decolla e non convince. Si era detto, se non sbaglio, mai più una gara come Perugia. Ora, non voglio dire che la squadra abbia giocato malissimo, ma male sicuramente. Un solo tiro in porta, quello di Verde, che il portiere avversario ha bloccato fumando la sigaretta. E questo è tutto dire. Parlare delle assenze va anche bene, ma non ci si può fossilizzare solo su questo. Perchè se è vero che l'Avellino in difesa rischia di meno, è pur vero che il centrocampo lascia molto a desiderare. Ad esempio Lasik, è un giocatore fantasma. Non è ancora riuscito a dire la sua e si spera che possa emergere nel breve termine perchè la dirigenza ha fatto a cazzotti con lo Slovan per strapparglielo. E l'attacco, poi, non è pungente. E' questo forse il vero problema dell'Avellino che ha perso una gara che si poteva tranquillamente pareggiare perchè il Novara non è quello dell'anno scorso che ha provato a giocarsi la A tramite i playoff.

Ed attenzione perchè l'Avellino è penultimo, ma non dimentichiamoci che potrebbero e dovrebbero arrivare dei punti di penalizzazione e si rischia quindi di sprofondare sempre di più. Una nota positiva però l'ho vista, ovvero Perrotta. Il ragazzone scuola Pescara sta dimostrando piano piano il suo valore e la sensazione è che al centro della difesa il posto sia assicurato. L'atteggiamento però dell'Avellino oggi non è piaciuto. Squadra troppo rinunciataria, che ha dato l'impressione di volersi accontentare sin dall'inizio di un probabile pareggio. Fuori casa è così. Altro che occhi della tigre ed altro che carica giusta per affrontare l'avversario. Non è un caso che Chiavari, Perugia, Vicenza e Novara abbiano regalato solamente un punto e pochissime occasioni da gol, senza voler prendere in considerazione la sconfitta di Verona, che è squadra da battere e che quindi una lezione di calcio può anche dartela. E allora diamoci appuntamento a martedì, quando ci sarà la Ternana a sfidare l'Avellino. Probabilmente per Toscano sarà un banco di prova fondamentale perchè potrà contare sui pieni recuperi di Castaldo, Verde e magari Mokulu. Lì sarà vietato sbagliare. Ce lo auguriamo noi, se lo augura la società e soprattutto Mimmo Toscano.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 22 ottobre 2016 alle 17:09
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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