Partiamo da un assunto: se l'Avellino avesse vinto questa partita nessuno avrebbe avuto nulla da recriminare. I Lupi hanno forse avuto un attimo di sbandamento solo dopo il pareggio di Avenatti (falsato forse da una spinta su Fabbro) e all'inizio della ripresa. Per il resto hanno attaccato e spinto, creato, trovato in almeno due occasioni le manone di Brignoli a dire di no e nel finale il fischio dell'arbitro che annulla per fuorigioco inesistente il raddoppio di Castaldo, tra l'altro arrivato con un gesto tecnico pregevolissimo, se ancora ci fosse bisogno di confermare le grandi capacità balistiche del bomber biancoverde. Ma niente da fare, l'Avellino non trova la quinta vittoria consecutiva che avrebbe voluto dire secondo posto in solitario e sfida aperta al Carpi capolista martedì sera.

L'Avellino resta comunque terzo a pari punti col sorprendente Vicenza, a -1 dal Bologna secondo e martedì va a Carpi. Peccato però per quella che poteva essere un sabato di gran festa per i colori biancoverdi. Ma la Ternana è squadra temibile fuori casa, Rastelli aveva avvertito alla vigilia. C'era anche il rischo deconcentrazione, di un passo falso sulle ali dell'entusiasmo, ma l'Avellino ha già agato dazio troppe volte in questo campionato contro squadre alla portata e non ha ripetuto l'errore contro la Ternana. La gara è stata attenta e concentrata, si è cercata la vittoria fino alla fine e come detto non è arrivata solo per qualche errore (anche di precisione di qualche elemento, stanchissimo nei minuti finali) e per l'ottima organizzazione difensiva delle Fere.

Prendiamo comunque per buono questo quinto risultato utile consecutivoe prepariamoci al big match di Carpi: tra l'altro Bologna e Vicenza avranno turni favorevoli sulla carta in casa contro Latina e Virtus Lanciano, e con una classifica così corta sarà fondamentale non perdere terreno.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 28 febbraio 2015 alle 16:57
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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