Pochi giorni all'inizio del ritiro 2017/18 dell'Avellino: domani la squadra sosterrà le visite mediche di rito, giovedì si radunerà e fino a domenica ci saranno i primi allenamenti al Partenio, prima di partire per il ritiro di Cascia. Abbiamo allora voluto tastare il polso di mister Novellino a poche ore dalla nuova stagione.

“Mi aspetto un campionato di B più difficile del passate, ci sono squadre che importanti che sono rientrate nel giro come Cremonese, Parma, Venezia, quelle scese dalla A come Palermo, Pescara, Empoli che hanno il paracadute che gli permette di investire bene sul mercato; senza dimenticare il Frosinone che è sempre una squadra ostica. Non direi una A2 come dice qualcuno ma sicuramente un campionato ostico”.

In quest'ottica come si pone il suo Avellino?
“La società sta operando bene, mancano ancora alcuni giocatori, vorremmo soffrire meno rispetto al passato. Abbiamo preso giocatori in ogni ruolo: due terzini, due sinistri, due centrali ma devono arrivarna almeno altri due (uno potrebbe essere Marchizza, ndr). A centrocampo siamo coperti, abbiamo recuperato anche Gavazzi che è un giocatore importante, e poi ci manca qualcosa ancora davanti. Se arriva Morosini può essere il giocatore che ci mancava, che ci può permettere di giocare come piace a me agendo anche da seconda punta. E poi ci manca il portiere”.

Con questi innesti si potrebbe definire pronto il suo Avellino?
“Come dicevo la società sta operando bene per quelle che sono le nostre possibilità, sappiamo bene che dobbiamo lottare per una classifica importante facendo soffrire meno i tifosi e per questo credo che ci stiamo muovendo bene. Sono arrivati sia Rizzato che Falasco che conosco bene, Di Tacchio a centrocampo ci permette di giocare in una certa maniera, abbiamo un centrocampo di qualità in cui è rimasto anche Omeonga, e davanti non dimentichiamo Ardemagni e Castaldo. Anche Asencio è bravo manca ancora qualcosa per essere completi in attacco, purtroppo Donnarumma ha scelto l'Empoli, se arriva Morosini sono contento, ha qualità, vediamo”.

Che risposte si aspetta dai primi giorni di ritiro?
“Innanzitutto non vedo l'ora di iniziare. Vorrei che i miei avessero la mia stessa voglia, la passione che ho io. Non basta dire resto ad Avellino con il cuore, la passione non si può esprimere con le parole ma con rabbia e cattivera sul campo. Il nostro è un matrimonio importante, chi sposa l'Avellino sposa una società seria che non fa voli pindarici. Io sono convinto che possiamo lavorare bene”.

 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 10 luglio 2017 alle 19:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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