L'Avellino si appresta a vivere il momento più delicato della stagione che dirà quali potranno essere le proprie reali ambizioni. Per analizzare in modo accurato questo momento e il campionato biancoverde noi di TuttoAvellino.it abbiamo contattato lo storico capitano biancoverde Vincenzo Moretti, che ha risposto così alle nostre domande:

Come giudichi questo periodo in cui, nonostante le ottime prestazioni, la vittoria sta mancando?

"Personalmente con il giudizio partirei da lontano. L'Avellino sta disputando una stagione davvero eccezionale e nessuno si aspettava che dopo tante partite si potesse occupare la terza posizione. Quindi nonostante la vittoria stia mancando un po' la stagione biancoverde è davvero eccezionale. Inoltre i ragazzi di Rastelli stanno giocando davvero bene, in particolare sabato scorso a Terni, se l'Avellino avesse vinto 4-1 nessuno avrebbe potuto recriminare. Quindi la vittoria sta mancando ma le prestazioni decisamente no".

Dove può arrivare l'Avellino?

"Tranquillamente tra le prime sei in classifica. Non dico tra le prime due, anche se sono il primo ad augurarmelo, ma tra le prime sei ci starebbe decisamente bene anche perchè escluse squadre come il Palermo non vedo nessuna così superiore all'Avellino".

Ci sono delle analogie tra quest'Avellino ed il tuo?

"E' difficile fare dei paragoni perchè il calcio a tutti i livelli è molto cambiato soprattutto a causa della crisi economica. Infatti esclusa qualche squadra come Palermo, Siena e Brescia che possono permettersi grossi costi di ingaggi e cartellini quasi tutte stanno lavorando sui giovani. Ad esempio, Crotone e Trapani hanno delle rose molto giovani e stanno stupendo tutti come lo stesso Avellino. Quindi sono stati molto bravi i dirigenti a trovare dei giovani di assoluto valore proprio come nel caso dei Lupi".

Chi ti ha stupito maggiormente della rosa biancoverde fino ad ora?

"Sicuramente Davide Zappacosta, ma questo lo dicono tutti gli addetti ai lavori. Zappacosta è comunque il calciatore più pronto a fare già il salto di categoria. Personalmente, mi piace moltissimo anche Mariano Arini che in mezzo al campo lavora benissimo".

Cosa vuoi dire ai tuoi vecchi tifosi?

"Ai miei tifosi, dico miei perchè li sento ancora molto vicini, dico che Avellino è stato veramente il punto fermo della mia carriera. Grazie a loro mi sono tolto le più belle e grandi soddisfazioni della mia carriera. Io mi sento realmente biancoverde dentro. Pensa che a casa mia ho circa duemila foto con la maglia biancoverde mentre solo alcune con quelle delle altre squadre in cui ho giocato e con questo penso di aver detto molto sull'affetto che provo verso questi colori e questa tifoseria. Quello di Avellino è davvero un pubblico meraviglioso. Quando vai allo Juventus Stadium e vieni applaudito dalla tifoseria avversaria significa che veramente puoi ritenerti orgoglioso. E' come per un calciatore segnare un gol al Bernabeu".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 13 febbraio 2014 alle 17:35
Autore: Pasquale Nappo
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