Gill Voria, un giocatore che ha l'Avellino nel cuore. I tifosi non dimenticheranno mai quel gol di testa alla Sambenedettese al Partenio nella stagione 2002/03, molto importante per il prosieguo del campionato e la successiva promozione in Serie B. Il gigante buono che ad Avellino è cresciuto calcisticamente, è un doppio ex del derby contro i sanniti e ci racconta il suo punto di vista.

Raccontaci cosa hanno rappresentato per te Avellino e Benevento...

"Avellino è stato il mio primo amore ci sono arrivato a 13 anni, ho fatto tutta la trafila fino all'esordio in prima squadra . La mia adolescenza l'ho vissuta lì e quindi è una parte importante della mia vita.
A Benevento invece ci sono arrivato in un momento particolare della mia vita e sono stato accolto calorosamente dalla piazza, che aveva una grande fame di calcio. Mi sono trovato bene e abbiamo sfiorato la B prima del fallimento".

Il tuo commento sul campionato disputato finora dalle due squadre?

"L'Avellino non pensavo facesse così fatica anzi credevo potesse dire la sua nella parte medio alta della classifica. Del Benevento, invece, ero sicuro che stavano allestendo una buona squadra ma avevo il dubbio che potessero pagare lo scotto della prima volta in B. Prendendo Baroni, secondo me, hanno risolto questo problema".

Un aneddoto della tua esperienza ad Avellino?

"Vorrei raccontarti di quando esordii in prima squadra nell'Avellino di Bolchi: c'era l'attaccante Bonaldi che quando faceva gol esultava sotto la curva, come tanti, e in settimana invece lo sentivo spesso dire terroni di qua e terroni di là . Nonostante fossi il più piccolo, durante le partitelle settimanali, continuavo a fargli delle entratacce "killer". Non sopportavo che per ruffianeria lui esultasse sotto la curva, poiché il suo pensiero era completamente l'opposto".

Il tuo pronostico per Avellino-Benevento?

"In questo momento l'Avellino ha bisogno di punti per risollevarsi, ma sarà molto dura perché il Benevento è in grande forma e vive sulle ali dell'entusiasmo".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 07 dicembre 2016 alle 09:00
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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