Vincenzo Fusco, ex giocatore dell'Avellino per tre anni, è rimasto nel cuore di molti tifosi irpini, soprattutto per il suo essere nativo di Salerno e aver abbracciato i colori biancoverdi superando i limiti imposti dal campanilismo delle due città campane. Ai microfoni di Avellino-Calcio.it, l'ex Fusco ha parlato delle possibilità che la squadra irpina ha di poter andare in Serie A e anche del momento che sta attraversando la squadra di Rastelli.

Fusco esordisce parlando proprio della sconfitta con il Bari: «Ci può stare un incidente di percorso, in fondo il campionato di Serie B è lungo e difficile. Nonostante la sconfitta, secondo me condizionata dall'errore grave dell'arbitro sull'episodio del rigore, l'Avellino ha mostrato di avere grinta, di essere una squadra capace di non perdersi d'animo. Meritava almeno il pareggio». Con il Lanciano, però, la rivincita è dietro l'angolo: «Si giocherà in casa, a maggior ragione credo che l'Avellino porterà a casa i tre punti. Al Partenio sarà difficile per tutte le squadre della B. Una corazzata come il Livorno ci è già passata, ma anche Bologna e Catania non avranno vita facile. Ho giocato ad Avellino e so quanto la spinta del pubblico possa essere importante ai fini del risultato finale. Sabato il Partenio aiuterà i ragazzi in campo».

Fusco coglie l'occasione anche per complimentarsi con Rastelli, suo ex compagno di squadra, che a detta dell'ex Avellino è l'arma in più della squadra: «Non voglio essere ruffiano, perché Massimo lo conosco molto bene, ma credo che sia lui l'uomo in più di quest'Avellino. E' riuscito a mettere insieme un gruppo compatto, unito, ed ha a disposizione giocatori di talento che sfrutta al meglio, come Gigi Castaldo. Non dimentichiamoci dell'esperienza che porta con sé Massimo, in categorie come la Serie A. Credo che l'Avellino abbia tutte le carte in regola per ottenere la promozione, sia per la piazza a cui sono rimasto molto legato nonostante sia di Salerno, sia per Massimo».

Il ricordo più bello di Avellino per Vincenzo Fusco resta la finale playoff vinta col Napoli di De Laurentiis, all'epoca allenato da Reja: «Quella partita rimarrà nella storia dell'Avellino per tanto tempo e sono felicissimo di averla giocata. Sono momenti indelebili e finché potrò non smetterò mai di raccontarli. Vi svelo un piccolo aneddoto riguardo a quella partita, su come l'abbiamo preparata. Noi eravamo in silenzio stampa prima del ritorno, mentre i giocatori del Napoli tappezzavano i giornali locali con le loro dichiarazioni di vittoria. Allora noi le prendevamo, le mettevamo su una lavagna e le leggevamo, finché non avevamo tanta rabbia in corpo da essere carichi abbastanza per affrontarli. E sappiamo com'è andata a finire».

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mer 22 ottobre 2014 alle 12:36
Autore: Mario Petillo
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