Non si sa perché, ma il pareggio interno contro la Ternana sembrava per certi versi prevedibile per un Avellino che ci ha fatto ormai capire il modo in cui “ragiona”. Vittoria a Livorno, in casa di una grande, senza subire gol. Un colpaccio e tre punti pesantissimi che valsero il sorpasso proprio nei confronti dei labronici. Sorpresa, entusiasmo, ma non troppo. Perché l’Avellino è una amazza-grandi. Lo ha sempre dimostrato nell’arco del torneo in corso. Il Livorno, appunto, era già caduto al Partenio-Lombardi, così come il Frosinone, così come il Bologna, così come, proprio il Carpi nel girone di andata. Non dimentichiamo il colpaccio a La Spezia, il successo sul Catania, che resta pur sempre una squadra di tutto rispetto. Ora ai biancoverdi tocca una trasferta tignosa. Al “Cabassi” è passato solamente il Livorno nel primo match del girone di ritorno il 18 gennaio. I tifosi irpini si fregano le mani, perché se è vero che i numeri lasciano il tempo che trovano, i fatti sono piuttosto chiari. Rastelli e la sua truppa possono sbagliare in casa contro Cittadella, Varese e Crotone, ma quando si tratta di fare sul serio non si perde mai. D’altronde gli stimoli per le grandi sfide arrivano da soli, e quella di stasera lo è a tutti gli effetti. La possibilità, poi, di mettersi a soli quattro punti dal primato è di quelle ghiotte, anzi, ghiottissime contro un Carpi nel pieno delle difficoltà. Uomini contati, attacco dalle polveri bagnate. Difesa, però, super. Servirà ancora una volta la partita perfetta, ma attenzione: l’Avellino ha dimostrato più volte di sapere di cosa stiamo parlando.  

Sezione: Focus / Data: Mar 03 marzo 2015 alle 12:13
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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