Bufera sul Crotone, squadra rivelazione del campionato di Serie B. I pitagorici sognano la Serie A, ma tra qualche settimana giocheranno una partita più importante che potrebbe segnare il futuro del club. Nei confronti della società calabrese è stata apposta una richiesta di sequestro avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L'antimafia avrebbe messo nel mirino circa 800 milioni di beni, In particolare sarebbero finito sotto la lente d'ingrandimento il patron Raffaele Vrenna e il fratello Giovanni, definiti dalla DDA come dei soggetti particolarmente pericolosi, tanto da richiedere nei loro confronti l'emissione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 5 anni. Raffaele Vrenna viene descritto come "​disposto a tutto... a commettere falsi e abusi ed anche a fare affari con persone che sa, o intuisce, essere losche (rectius 'ndranghetisti)... Ma tutto ciò nei suoi piani è di importanza secondaria...".


Già nel 2006 Vrenna venne prima accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e successivamente assolto. Al contrario i magistrati della Dda sostengono che proprio in quella assoluzione c’è la prova della pericolosità sociale del patron del Crotone.

Sezione: Focus / Data: Lun 08 febbraio 2016 alle 15:25 / Fonte: La Stampa
Autore: Ugo De Mattia
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