Il calcio è così, oggi sei apprezzato, domani no. La storia di Camillo Ciano è senza dubbio strana, controversa. Inizialmente di proprietà del Napoli che lo manda in giro a farsi le ossa. Prima la Cavese, poi il Crotone, Padova (dove con Bortolo Mutti non riesce ad esprimersi al meglio) e il tira e molla con l’Avellino. Il club partenopeo non vuole privarsene facilmente, ma dimostra comunque di non voler puntare seriamente su di lui. Arriva alla corte di Rastelli nel gennaio 2014 per regalare quel pizzico di qualità in più per la corsa ai playoff. Seconda punta, trequartista. Viene impiegato così, realizzando il primo gol in biancoverde contro il Latina al Partenio-Lombardi, agguantando nel finale i pontini il 31 gennaio. Tre i gol con la maglia dell’Avellino, ma la dirigenza decide di non riscattare la metà del cartellino puntando su altri giocatori. Ciano torna al Crotone, piazza nella quale aveva fatto meglio. Sono 32 le presenze e ben 14 i gol realizzati. E’ il bomber dei pitagorici, l’ancora per la salvezza. Ha già punito l’Avellino all’andata. Occhio. Il destino è beffardo.

Sezione: Focus / Data: Mar 28 aprile 2015 alle 11:40
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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