Insufficiente la direzione di Aureliano in questo Avellino-Ascoli: il suo errore in occasione del rigore concesso ai marchigiani ha di fatto indirizzato la gara. Andiamo con ordine.

Al 16' su tiro di Castaldo da fuori area Giorgi respinge di testa, l'Avellino chiede il fallo di mano e il rigore ma qui è giusta la decisione di Aureliano che era anche piuttosto vicino. Al 27' il calcio di punizione che ha generato il gol di Verde, per la verità i giocatori di Avellino e Ascoli si strattonano a vicenda, Aureliano concede la punizione per l'Avellino ma nessuno protesta, quindi il fallo sembra esserci tutto. Al 45', sul risultato di 1-1, Augustyn salta scomposto su Frattali in uscita e Cacia mette dentro a porta vuota, ma Aureliano annulla per fallo sul portiere giusto.

Passiamo al secondo tempo, in cui ci sono due azioni da rigore valutate diversamente. Al 5' Ardemagni viene atterrato da Augustyn e chiede il rigore, ma il difensore bianconero colpisce la palla, giusta la decisione dell'arbitro. Al 18' il fattaccio: su azione convulsa in area di rigore l'Ascoli colpisce la traversa, riprende palla Gatto ma Frattali è bravissimo ad opporsi, riprende ancora Cacia ma Perrotta "para" con la spalla (come si vede dall'immagine allegata). Aureliano vede male e assegna penalty ed espulsione. Errore grave che di fatto condiziona il secondo tempo dell'Avellino costretto a rincorrere con un uomo in meno.

Sezione: Focus / Data: Sab 03 dicembre 2016 alle 18:00
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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