Il campionato è terminato portando in dote la tanto sospirata salvezza, la quinta di fila. E' tempo di pagelle e giudizi. Iniziamo dai portieri e dai difensori. 

 

PORTIERI:

Radu 6 – Si è scambiato i gradi di titolare con Lezzerini a causa degli impegni con la Nazionale e per il doppio infortunio piede-costola che lo ha tenuto fuori per diverse settimane nel girone di ritorno. Si è ripreso la porta nel finale di stagione. Tanta personalità, unita a un talento da far maturare.

Lezzerini 6 – Ha alternato buone parate a disattenzioni evitabili. Gli sono spesso state addossate anche colpe non sue, che avrebbero meritato soprattutto i compagni di difesa. E’ dotato di una buona struttura fisica, con meno pressioni e più tranquillità può decisamente migliorare.

Iuliano e Casadei sv

 

DIFENSORI:

Ngawa 7 – Quando è arrivato ad Avellino non lo conosceva nessuno, eppure la maggior parte dei tifosi biancoverdi lo aveva etichettato come bidone, senza vederlo all’opera. Il belga non solo ha dimostrato di valere il difficile campionato cadetto, ma anche di essere pronto per la Serie A. Alla faccia dei suoi detrattori.

Migliorini 6.5 – Ha spesso giocato in condizioni fisiche e atletiche sotto il livello dell'accettabilità. Come tutto il reparto difensivo ha incontrato serie difficoltà, ma il finale di stagione è stato in crescendo ed è risultato tra i migliori del girone di ritorno.

Laverone 6 – Una stagione tra alti e bassi. Mattatore nel pareggio di Cittadella, ma anche protagonista di prestazioni al di sotto delle aspettative. Duttile e disponibile a cambiare ruolo e posizione in campo, ha chiuso la stagione con 39 presenze, tre reti (una nello sciagurato derby dell’andata) e cinque assist.

Pecorini 6 – Novellino lo ha visto poco, schierandolo solo cinque volte da titolare. Con Foscarini avrebbe potuto giocare di più, ma dopo la buona prova col Perugia si è infortunato e ha salutato anzitempo la stagione. Ha chiuso con una sufficienza, potrà dire la sua nel prossimo campionato.

Falasco 6 – Il modulo ha limitato il numero di presenze, poco avvezzo alla difesa a quattro per le sue qualità tecniche, ha dimostrato di essere dotato di tanta volontà e di un discreto sinistro. Stoico nel rimanere in campo, a Terni, nonostante la brutta ferita alla testa. Ha rimediato alla sciocca ammonizione incassata col Cittadella.

Marchizza 6 – Come nel caso di Lezzerini ha incassato critiche spesso ingenerose, dettate da errori commessi dall’intera retroguardia. Alla prima esperienza da professionista ha dimostrato di dover migliorare sotto determinati aspetti, a partire dall’irruenza negli interventi (vedi l’espulsione a Carpi), ma anche buone qualità da far maturare con lavoro e allenamenti mirati.

Rizzato 6 – Si è visto poco, non per sua volontà, ma perché fermato in continuazione dagli infortuni muscolari che gli hanno fatto saltare quattro mesi di campionato, non permettendogli mai di essere in condizione tale da poter dare un contributo alla squadra. Da fiore all’occhiello della difesa a testimonial della disastrata condizione fisica dell’Avellino.

Kresic 5.5 – Nel girone d’andata ha visto la porta quasi quanto un attaccante. Ma nella mente restano indelebili anche le difficoltà incontrate nell’arginare quelli avversari, soprattutto i più smaliziati.

Morero 5 (ingaggiato a gennaio) – Avrebbe dovuto regalare esperienza e solidità al reparto difensivo, non c’è riuscito toppando quasi tutte le gare disputate. Da un elemento in possesso di diverse presenze in massima serie ci si attendeva molto di più.

Suagher 5 (ceduto a gennaio) – Dieci partite da titolare, cinque ammonizioni (doppia a Cesena) e un’espulsione (a Cittadella). Non ha lasciato il segno e gli è stato preferito Kresic, a gennaio ha fatto le valigie con destinazione Cesena.

Sezione: Le pagelle / Data: Sab 19 maggio 2018 alle 16:40
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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