Che la trasferta di Catania fosse difficile si sapeva, così come che i tifosi biancoverdi non avrebbero trovato tappeti rossi, visti anche i precedenti tra le tifoserie. Ma i circa 300 biancoverdi al seguito della squadra hanno trovato un ambiente decisamente ostico a Catania, entrando allo stadio in ritardo di oltre mezz'ora e subendo perquisizioni ingiustificate.

“La tifoseria biancoverde ha tenuto come sempre un comportamento civile, quel che è accaduto ieri è fuori da ogni logica” tuona Franco Iannuzzi ad Irpinianews. “La nostra odissea – spiega il massimo esponente della Curva Sud – è iniziata a Villa San Giovanni dove, prima del’imbarco, siamo stati bloccati per alcuni controlli. Ne sono seguiti altri a più riprese durante il percorso verso Catania. Ci hanno perquisito e controllato con i cani antidroga e antiesplosivo – aggiunge – addirittura ci hanno privato delle bottiglie di plastica”.

Facile immaginare un forte clima di tensione tra polizia e tifosi, sul punto di degenerare. “Siamo stati continuamente apostrofati – confessa Iannuzzi –. Siamo arrivati a Catania con largo anticipo, prima delle 14, ma ci hanno tenuto inspiegabilmente bloccati e costretto ad entrare con ampio ritardo allo stadio. Capita soltanto a noi, l’anno scorso accadde anche a Palermo”.

E’ deluso Franco Iannuzzi che si è assunto sempre le sue responsabilità sulla condotta dei tifosi biancoverdi. “Quando abbiamo sbagliato – ammette – ci ho messo sempre la faccia, come a Bari l’anno scorso. Questa volta invece non ci stiamo a passare per violenti. Chiederò maggiore tutela nei nostri confronti al Questore di Avellino. Ieri alcuni tifosi hanno rischiato il fermo senza aver commesso alcun reato. Speriamo di non incappare in provvedimenti che non avrebbero alcuna giustificazione”.

Lo stesso Iannuzzi ha poi aggiunto a Tuttomercatoweb.com: "Ci tengo a precisare, innanzitutto, che nonostante la storica rivalità con i tifosi del Catania, gli stessi si sono comportati bene. C'è stato solo un lancio di un fumogeno, soliti sfottò ma nulla di più. Quando noi sbagliamo lo ammettiamo, come successo a Bari in occasione della gara di Coppa Italia quando lanciammo petardi verso i tifosi baresi ma ieri no".
Franco Iannuzzi è un fiume in piena: "Siamo stati accolti dal servizio d'ordine in maniera poco elegante. Ci hanno fatto entrare allo stadio a fine primo tempo, ci hanno tolto panini e acqua minerale. Tra di noi c'erano anche 20 donne e non è stato concesso a loro neanche l'accesso ai servizi. Siamo stati spinti e hanno creato disordini tra noi tifosi ospiti. Il Presidente della lega di serie B, Andrea Abodi, parla di famiglie allo stadio. Lui non sa neanche cos'è uno stadio. Le famiglie non possono neanche seguire la propria squadra del cuore. E' indecente. Andando avanti così resteremo anche noi davanti alla tv, sia in casa che in trasferta. Questo calcio non ci appartiene".

Sezione: News / Data: Lun 30 marzo 2015 alle 15:53
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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