Avere 8 anni e tifare per l’Avellino non è cosa facile, soprattutto se si vive a Torino e nella tua classe di 24 bambini, oltre ai 16 juventini, 4 torinisti e 3 milanisti, ci sei tu. Mentre gli altri vincono scudetti, disputano la Champions League e giocano in serie A, tu puoi festeggiare una promozione, una salvezza o qualche vittoria. Non è facile, ma “ al cuore non si comanda” e così gioire e soffrire sono verbi presenti nei vocabolari delle squadre che lottano, troppo facile tifare per chi vince sempre, quasi ci si abitua e non si prova più gusto.

Sabato scorso è stata una giornata speciale per la piccola lupetta Virginia Iannone, torinese di nascita ma con origini montoresi di Piazza di Pandola.
All’inizio della partita contro la Pro Vercelli, è entrata in campo mano nella mano con Capitan Angelo D’angelo, l’eroe sportivo amato dagli irpini. Era l’unica bimba insieme ad altri 20 maschietti, ma con orgoglio e felicità ha accompagnato la squadra alla riscossa, dopo un periodo negativo che durava da alcune settimane.
A fine partita l’abbraccio e le foto con tutti i calciatori e lo staff. Quello più tenero ovviamente con Angelo il condottiero, che l’ha riconosciuta e se l’è coccolata affettuosamente.
I sogni sono belli, quando si realizzano lo sono ancora di più, e così martedì a scuola non si vede l’ora di raccontare l’esperienza bellissima, alla faccia di chi i propri campioni inavvicinabili li può vedere solo nell’album delle figurine o in Televisione.
Sempre, ovunque e comunque Forza Avellino!!!

Roberto Iannone

 

 

Sezione: Parola ai tifosi / Data: Lun 25 aprile 2016 alle 13:22
Autore: Orlando Aita / Twitter: @OrlandoAita1992
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