Gentili Signori,
chiedo scusa, innanzitutto,  se disturbo.
Mi chiamo Giancarlo D’Avanzo, sono nato ad  Avellino, risiedo a Siena dal 1983 e – soprattutto  -, sono un grandissimo tifoso dell’Avellino.
Vorrei sottoporre due questioni che ritengo importanti all’attenzione della Società, del Direttore Sportivo , Avv. De Vito, e di Mister Massimo Rastelli:

1)      Tenuto conto che al termine del campionato di calcio di serie B mancano 11 partite e che l’Avellino dovrà giocarne 5 in casa, auspico che la Società voglia prendere in seria considerazione la possibilità di ridurre il costo/prezzo del biglietto d’ingresso ai vari settori onde agevolare il maggior afflusso possibile di tifosi. Ritengo personalmente che tale eventuale decisione risponderebbe solo a principi di buon senso in considerazione di :
a)      Siamo nella fase cruciale del campionato e la squadra ha necessità assoluta di “sentire” il calore e la vicinanza dei propri tifosi;
b)      Ritengo che sia importante anche per la Lega (oltre che per le squadre avversarie ed anche per gli arbitri …) di “prendere atto” che l’Avellino riesce a portare allo stadio 8/10 mila spettatori piuttosto che 5/6 mila;
c)      Avellino e la sua provincia risentono, forse più di altre realtà, della crisi economica;
d)      I tifosi, soprattutto in questo periodo, si stanno sobbarcando una serie di trasferte ed è quindi evidente che possono avere difficoltà nell’ affrontare spese ravvicinate …;
e)      Non vi sarebbe alcuna penalizzazione dal punto di vista dell’incasso. Anzi, probabilmente la Società ne avrebbe un beneficio o, nella peggiore delle ipotesi, conseguirebbe – sostanzialmente – gli stessi incassi perché è più che ragionevole immaginare che costi inferiori dei biglietti d’ingresso determinerebbero un maggiore afflusso di pubblico;
f)      Nessuna penalizzazione ci sarebbe in capo agli abbonati perché le partite in questione sono soltanto 5 e quindi chi ha sottoscritto la tessera in abbonamento ha già beneficiato della riduzione per le 16 partite precedenti (anche se ad onor del vero con la Ternana è stata disposta la giornata bianco verde);
g)      Società e realtà molto più solide ed importanti dell’Avellino e di Avellino hanno già attuato “politiche promozionali” al fine di agevolare e stimolare la partecipazione dei tifosi … (da ultimo il Bologna).

In buona sostanza,  una società  che davvero intende provare a fare il salto di categoria ed a coltivare un sogno … , deve mettere in campo tutte quelle azioni che possono essere utili allo scopo. Pertanto, non vi è dubbio alcuno che l’obbiettivo di richiamare e portare allo stadio quanti più tifosi possibili diventa un elemento fondamentale.

2)      Nelle ultime giornate, soprattutto nelle trasferte di Carpi e Lanciano, alcuni giocatori (Castaldo, Schiavon, D’Angelo, lo stesso Arini, per citarne solo alcuni …) hanno palesato una condizione fisica tutt’altro che ottimale.
Partendo da questo presupposto, mi permetto di auspicare, sempre che la Società voglia davvero fare ogni sforzo per raggiungere la serie A, che venga deciso o almeno valutato di “portare”, al termine della gara in casa contro il Modena in programma giovedì 2 aprile, squadra, staff, e se del caso anche le famiglie, in una località di montagna del Trentino per preparare al meglio la gara di Vicenza dell’11 aprile (che potrebbe essere determinante) e anche quella successiva di Varese del 18 aprile.
Insomma, io ritengo che sarebbe quantomai opportuno arrivare nelle migliori condizioni possibili al rush finale del campionato (dopo Modena mancheranno 8 partite al termine + eventuali play off) lavorando in altura per recuperare al meglio la condizione fisica che temo risulterà essere decisiva nell’ultimo scorcio di campionato, quando peraltro potrebbe scoppiare il caldo. Qualcuno potrà obiettare che ad Avellino e in provincia si può lavorare comunque bene ma è di tutta evidenza che una cosa è prepararsi a 350/400 ( ma anche 500) m di altitudine , altra cosa è allenarsi a 1.200/1.300 m.
Oltretutto, anche per una questione logistica, sarebbe una scelta  sensata in considerazione del fatto che il Trentino è molto vicino a Vicenza (ed anche a Varese).

Per concludere, e  mi scuso per la lungaggine, ritengo che una società che veramente non vuol lasciare nulla di intentato … dovrebbe porsi le due questioni che ho rappresentato.

Nel ringraziare per l’attenzione e auspicando che il mio appello possa essere raccolto, saluto cordialmente.
Giancarlo D’Avanzo

Sezione: Parola ai tifosi / Data: Gio 19 marzo 2015 alle 12:33
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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