Nandogol, il Tagliagole, il bomber. Insomma i modi per chiamalo ci sono e sono svariati. Ferdinando Sforzini è arrivato ad Avellino in ritardo ed è arrivato tra lo scetticismo generale. Un giocatore etichettato come finito, non integro, perchè si portava dietro gli strascichi di un infortunio piuttosto serio alla tibia. Ebbene, giunti al 15 di aprile bisogna fermarsi a riflettere sul numero 32 dell'Avellino. 11 reti, molte decisive. Di testa, di piede, su calcio di rigore. In tutti i modi ci ha messo la firma nonostante diverse partite le abbia solamente guardate. Il fiuto del gol non l'ha perso e all'età di 34 anni ha dimostrato di poter essere ancora molto utile alla causa di una piazza come Avellino. E' stato in silenzio, ha aspettato sempre il suo momento ed è arrivato in doppia cifra rivelandosi anche un elemento molto prezioso per i giovani e per lo spogliatoio. Si può certamente affermare che in questo finale di campionato abbia dato una grossissima mano all'Avellino e a tre gare dalla fine chissà che non possa essere ancor di più decisivo, come lo è stato ieri contro il Budoni. La scommessa dell'Avellino è stata vinta.

Sezione: Copertina / Data: Lun 15 aprile 2019 alle 16:00
Autore: Forza Lupi
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